Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha varcato questa mattina il confine cinese a bordo del suo treno blindato di colore verde bosco, diretto verso Pechino. Qui parteciperà alla parata militare che si svolgerà in piazza Tiananmen, in occasione dell’80° anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale e della resa del Giappone.
Questo viaggio rappresenta un evento raro per Kim, che ha lasciato la Corea del Nord solo in poche occasioni dal 2011. Come i suoi predecessori, il padre e il nonno, evita di volare e preferisce il suo convoglio corazzato, descritto come una “fortezza mobile“. Si tratta della sua prima visita in Cina dal 2019 e della quinta dalla sua ascesa al potere.
La parata militare e il suo significato
Le parate militari in Cina sono da sempre un momento cruciale per mostrare non solo la potenza militare del Paese, ma anche la coesione politica interna e il ruolo di Pechino nel contesto globale. Ogni evento è pianificato nei minimi dettagli e trasmesso in mondovisione, trasformandosi in uno strumento di propaganda e diplomazia visiva. Durante la parata, carri armati, missili, droni e migliaia di soldati si esibiscono in una marcia sincronizzata, evidenziando la forza e la modernità dell’Esercito Popolare.
Questa edizione della parata assume un’importanza particolare, poiché coincide con il 25esimo vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco). A questo incontro parteciperanno il presidente cinese Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin in qualità di ospite d’onore e il primo ministro indiano Narendra Modi. La Sco comprende dieci Paesi membri, tra cui Cina, Russia, India, Pakistan, Iran, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, coprendo circa il 40% della popolazione mondiale. Il gruppo si propone come piattaforma di cooperazione politica, economica e di sicurezza, senza prevedere clausole di difesa collettiva. In un contesto internazionale caratterizzato da crescenti tensioni e relazioni difficili con gli Stati Uniti, questa alleanza acquista un significato particolare, tanto che Putin ha recentemente menzionato la creazione di un nuovo ordine mondiale alternativo a quello occidentale.
Un evento storico per Kim Jong-un
La cerimonia, della durata di circa 70 minuti, presenterà le tecnologie belliche più avanzate della Cina, dai droni ai caccia di nuova generazione, fino ai missili ipersonici. Sono attesi 26 capi di Stato, con Xi Jinping al centro, affiancato da Vladimir Putin e, probabilmente, da Kim Jong-un. Questa disposizione scenica è vista dagli analisti come una formalizzazione della relazione trilaterale tra Cina, Russia e Corea del Nord.
Per Kim, si tratta della prima partecipazione a un evento multilaterale di alto profilo. L’ultima volta che un leader nordcoreano si era unito a una parata militare cinese risale al 1959, quando partecipò Kim Il-sung, nonno dell’attuale leader. La presenza simultanea di Xi, Putin e Kim potrebbe preludere a un incontro trilaterale a margine della parata, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.
Le dinamiche diplomatiche in gioco
Negli ultimi anni, Pyongyang ha intensificato i legami con Mosca, fornendo armi e munizioni in cambio di assistenza economica e militare per sostenere la guerra in Ucraina. Al contempo, i rapporti con Pechino si sono raffreddati. La visita a Pechino sembra quindi mirata a rilanciare le relazioni con il principale partner commerciale della Corea del Nord e fonte di aiuti.
Simbolica è stata anche la visita di Kim a un istituto di ricerca missilistica, prima della partenza. Secondo l’agenzia KCNA, gli è stato mostrato un nuovo motore destinato a un futuro missile intercontinentale a testate multiple, progettato per eludere i sistemi di difesa statunitensi. L’arrivo di Kim coincide con un periodo delicato sul fronte internazionale: a Washington, il presidente sudcoreano Lee Jae-myung e il presidente statunitense Donald Trump hanno recentemente espresso la volontà di riaprire i negoziati con Pyongyang. La presenza di Kim al fianco di Xi e Putin è interpretata come un segnale di scarsa disponibilità a dialogare con Seul e Washington, contribuendo a rafforzare l’asse anti-occidentale guidato da Cina e Russia.
Alla parata parteciperanno anche altri leader, tra cui il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier indiano Narendra Modi. Pechino sfrutta l’occasione per posizionarsi come campione del “Sud globale” e promotore di un nuovo multilateralismo, in contrapposizione al protezionismo statunitense.