La testimonianza di una vittima di un caso di revenge porn mette in luce le difficoltà e le paure che molte persone affrontano in situazioni simili. La donna, che ha parlato durante un programma di Canale 5, ha raccontato di come il suo ex compagno abbia pubblicato delle foto intime dopo la loro separazione avvenuta due anni fa. “Lo ha fatto come se fosse una vendetta, perché l’ho lasciato”, ha dichiarato, esprimendo incredulità per un comportamento che non si aspettava da lui, con cui aveva condiviso quattro anni della sua vita.
La paura di denunciare
Nonostante la gravità della situazione, la vittima ha scelto di non presentare una denuncia contro l’ex partner. Ha spiegato che la paura di possibili ritorsioni la blocca: “Non l’ho fatto, ho paura, non gli ho scritto. Temo mi possa picchiare, per questo l’ho lasciato”. Queste parole evidenziano come la violenza psicologica possa accompagnare anche la violenza fisica, creando un clima di terrore che impedisce alle vittime di agire.
Il peso della vergogna
La donna ha anche consultato un avvocato, il quale le ha consigliato di sporgere denuncia. Tuttavia, la vergogna e il timore di affrontare la situazione l’hanno portata a desistere dall’idea di procedere legalmente: “Mi vergogno di tutto”, ha confessato. Questo riflette un problema più ampio, in cui molte persone si sentono sole e impotenti, bloccate da sentimenti di colpa e paura, rendendo difficile la denuncia di atti di violenza e abuso. La sua testimonianza serve da monito per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste problematiche e sull’importanza di offrire supporto alle vittime.