Oms: un miliardo di persone soffre di disturbi mentali nel mondo

Rosita Ponti

Settembre 2, 2025

Nel 2025, oltre 1 miliardo di individui nel mondo affronta problemi di salute mentale, con un’incidenza predominante di ansia e depressione, che risultano essere i disturbi più comuni. Questi problemi sono anche responsabili di oltre 700 mila suicidi annuali. Nonostante la gravità della situazione, la spesa pubblica dedicata alla salute mentale rimane stagnante, rappresentando solo il 2% dei budget sanitari globali. Questi dati sono stati resi noti in due rapporti pubblicati recentemente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato l’urgenza di riformare i servizi di salute mentale, definendola “una delle sfide più urgenti per la salute pubblica”. Ghebreyesus ha esortato tutti i governi e i leader a intervenire con prontezza, affermando che l’assistenza sanitaria mentale deve essere considerata un diritto fondamentale e non un privilegio.

Analisi dei rapporti dell’oms

I rapporti, intitolati “World mental health today” e “Mental health atlas 2024”, esaminano l’impatto delle malattie mentali e i progressi realizzati dai vari Paesi nell’implementazione di servizi specifici per affrontare queste problematiche. L’analisi offre uno spaccato della situazione attuale, evidenziando le lacune e le opportunità di intervento.

Le statistiche rivelano che le donne sono più vulnerabili ai disturbi mentali, con il 14,8% della popolazione femminile colpita rispetto al 13% degli uomini. Tra i disturbi più comuni, l’ansia colpisce il 4,4% della popolazione, seguita dalla depressione (4%), dai problemi legati a disabilità intellettuale (1,2%) e dall’ADHD (1,1%).

Disparità tra generi e fasce di età

Le differenze nei disturbi mentali non si limitano al genere, ma variano anche in base all’età. Secondo il rapporto, “i disturbi depressivi e d’ansia sono più frequenti tra le donne rispetto agli uomini nel corso della vita”. Al contrario, gli uomini presentano una maggiore incidenza di disturbi dello sviluppo intellettivo, come quelli legati all’autismo, disturbi della condotta e ADHD.

Queste osservazioni evidenziano l’importanza di un approccio mirato e differenziato nella gestione della salute mentale, che tenga conto delle diverse esigenze di uomini e donne, così come delle varie fasce d’età. La necessità di investire in servizi di salute mentale adeguati è più che mai urgente, e la responsabilità ricade su governi e istituzioni di garantire che tali servizi siano accessibili a tutti.

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