Il Belgio annuncia il riconoscimento della Palestina, Ben-Gvir avverte l’Europa: “Affronterete il terrorismo”

Veronica Robinson

Settembre 3, 2025

Centinaia di riservisti israeliani hanno manifestato il loro rifiuto di partecipare a un’eventuale invasione di Gaza City, un’azione programmata dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Questo rifiuto è stato comunicato attraverso una conferenza stampa tenutasi a Tel Aviv il 2 settembre 2025, dove il sergente di prima classe in congedo Max Kresch ha affermato che il numero di soldati contrari all’operazione supera i 365 e continua a crescere. Kresch ha descritto la decisione di non presentarsi al servizio come un atto di responsabilità patriottica, sottolineando che i membri del gruppo si sono già distinti per il loro impegno durante la guerra.

Proteste a Gerusalemme contro la guerra

Nella capitale israeliana, i manifestanti hanno dato il via a una “Giornata di disordini” per esigere la liberazione degli ostaggi e la cessazione immediata delle ostilità. I partecipanti hanno incendiato cassonetti attorno alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu, creando un simbolico “anello di fuoco”. Le madri di due ostaggi, Anat Engerst e Vicky Cohen, hanno guidato la protesta, iniziata alle 6:30 del mattino (5:30 ora italiana), prima di un raduno programmato presso la Knesset.

Greta Thunberg e la Global Sumud Flotilla

Nel contesto delle attuali tensioni a Gaza, Greta Thunberg ha espresso il suo sostegno alla Global Sumud Flotilla, un’iniziativa volta a rompere il blocco navale per fornire aiuti umanitari. Durante un’intervista su La7, Thunberg ha descritto la situazione a Gaza come un genocidio, sottolineando la necessità di un intervento diretto per contrastare le violenze e le ingiustizie subite dai palestinesi.

La Mostra di Venezia e il film su Hind Rajab

Mercoledì 3 settembre 2025, al Festival di Venezia, sarà presentato “La voce di Hind Rajab”, un film che racconta la tragica storia di una bambina palestinese uccisa nel gennaio 2024. La pellicola, diretta da Kaouther Ben Hania, si concentra sull’appello disperato di Hind ai servizi di emergenza, un evento che ha suscitato indignazione a livello internazionale. La Mostra, nota per il suo impegno politico, ha già visto una manifestazione di protesta che ha coinvolto migliaia di persone.

Attacchi a Gaza e il bilancio delle vittime

Le forze israeliane hanno condotto un attacco aereo a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, causando la morte di almeno undici persone, tra cui sette bambini. Il portavoce della Protezione civile di Gaza ha descritto l’attacco come un massacro, avvenuto mentre le vittime stavano in fila per ricevere acqua. Inoltre, il ministero della Sanità di Gaza ha riportato che, dal 7 ottobre 2023, il numero totale di palestinesi uccisi ha superato le 63.000 unità.

Arresto del sindaco di Hebron

Il 2 settembre 2025, il sindaco di Hebron, Tayseer Abu Sneina, è stato arrestato durante un raid condotto da soldati israeliani nella sua abitazione. Le circostanze dell’arresto rimangono poco chiare, e la famiglia non è stata informata sul luogo in cui si trova il sindaco. Questo evento è avvenuto in un contesto di crescente tensione, con Israele che ha imposto un coprifuoco nella città di Hebron.

Minacce di Ben-Gvir e riconoscimento della Palestina

Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha avvertito i Paesi europei che riconoscono lo Stato palestinese, affermando che potrebbero affrontare attacchi terroristici. Questa dichiarazione è stata fatta in risposta alla decisione del Belgio di riconoscere la Palestina durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre. Ben-Gvir ha descritto il riconoscimento come un atto di ingenuità e ha esortato il mondo libero a unirsi contro il terrorismo.

Questi eventi evidenziano la complessità e la gravità della situazione attuale in Medio Oriente, in particolare in relazione al conflitto israelo-palestinese e alle reazioni della comunità internazionale.

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