In Italia, 7 milioni di caregiver familiari affrontano il rischio di burnout

Rosita Ponti

Settembre 3, 2025

Il fenomeno del burnout tra i caregiver familiari in Italia sta emergendo come una questione di salute pubblica sempre più rilevante. Secondo le stime dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel 2025 il numero di caregiver che assistono familiari non autosufficienti, disabili o affetti da malattie croniche supera i 7 milioni. Questa realtà comporta un carico emotivo e fisico significativo, specialmente quando l’assistenza viene fornita in modo continuativo e senza pause adeguate.

Comprendere il burnout

Il burnout è una condizione caratterizzata da un esaurimento profondo che coinvolge aspetti fisici, emotivi e mentali. I caregiver, spesso figli o coniugi, si trovano a gestire una serie di responsabilità quotidiane che possono durare a lungo. Questi individui, che in molti casi non ricevono alcun compenso, rivestono un ruolo cruciale nel sistema sanitario italiano. Secondo quanto riportato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), il peso di tali responsabilità può trasformarsi in stress e disagio, specialmente quando i caregiver operano in isolamento. La mancanza di supporto e riconoscimento può aggravare ulteriormente la situazione, rendendo i caregiver vulnerabili a problemi di salute mentale e fisica.

Sintomi e categorie vulnerabili

La sindrome da burnout si manifesta attraverso diversi sintomi, tra cui stanchezza cronica, disturbi del sonno, ansia e irritabilità. I soggetti più vulnerabili a questa condizione sono spesso quelli che si identificano completamente con il loro ruolo di caregiver, trascurando la propria vita personale. Le donne sopra i 60 anni che assistono un coniuge malato sono particolarmente a rischio, poiché affrontano spesso una mancanza di supporto esterno e si trovano in situazioni familiari complesse. Anche le figlie che si prendono cura di un genitore, pur non vivendo con lui, possono sperimentare livelli elevati di stress. Questa condizione non colpisce solo i caregiver più anziani, ma anche coloro che gestiscono situazioni di cura intense e prolungate, senza la possibilità di una pausa adeguata.

Strategie per prevenire il burnout

Per affrontare e prevenire il burnout, è fondamentale che i caregiver riconoscano i propri limiti e non ignorino il proprio benessere. Gli esperti consigliano di discutere le proprie difficoltà con una persona fidata e, se necessario, di rivolgersi a uno specialista. È importante non vergognarsi di chiedere aiuto; suddividere i compiti e stabilire una routine sostenibile può rendere l’impegno più gestibile. Informarsi sulla malattia del proprio caro è utile per affrontare meglio le sfide quotidiane. Infine, dedicare del tempo a se stessi, mantenere una dieta equilibrata e riconoscere i propri sentimenti, anche quelli negativi, senza sentirsi in colpa, rappresenta un passo cruciale per il benessere psicologico e fisico.

La questione del burnout tra i caregiver familiari è un argomento che merita attenzione e interventi adeguati per garantire il benessere di queste persone che svolgono un ruolo così importante nella società.

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