Omicidio di Adas: la Procura di Prato conclude le indagini e cerca complici

Veronica Robinson

Settembre 3, 2025

La Procura della Repubblica di Prato ha comunicato l’avvenuta conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Vasile Frumuzache, una guardia giurata di origini romene di 32 anni. L’accusa riguarda l’omicidio di Maria Denisa Adas Paun, un’escort romena, avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 maggio 2025.

Dettagli dell’indagine

Il procuratore Luca Tescaroli ha reso noto che a Frumuzache sono contestati i reati di omicidio aggravato e di distruzione e soppressione del cadavere della vittima. Il fascicolo d’inchiesta evidenzia la possibile complicità di altre persone, attualmente non identificate. Le indagini hanno portato a ritenere che l’indagato abbia agito con premeditazione, avendo effettuato sopralluoghi in via Ferrucci e nelle aree circostanti il residence dove si trovava Maria Denisa Paun. Durante il 14 maggio, Frumuzache avrebbe controllato il luogo in due occasioni, la prima alle 2:31 e la seconda alle 22:45, per valutare le vie di accesso e la presenza di potenziali clienti.

Raccolta delle prove

L’analisi dei tabulati telefonici in uso a Frumuzache, abbinata alla visione delle telecamere di sorveglianza nelle vicinanze del residence Ferrucci, ha fornito elementi chiave per la ricostruzione dei fatti. I movimenti della vettura Golf utilizzata dall’indagato, tracciati attraverso il sistema di lettura targhe del comune di Prato, hanno evidenziato la sua presenza nel residence prima, durante e dopo l’omicidio. Il corpo senza vita di Maria Denisa Paun, decapitato, è stato rinvenuto il mattino del 16 maggio in una zona isolata di Montecatini Terme, nascosto tra i rovi vicino a un casolare abbandonato.

Confessioni e ulteriori dettagli

Frumuzache, interrogato più volte, ha confessato di aver ucciso Maria Denisa Paun strangolandola nel letto della camera del residence, dopo aver consumato un rapporto sessuale a pagamento. Ha descritto di aver trasportato il cadavere nel luogo del ritrovamento, ammettendo di averne tagliato la testa. Il killer ha riconosciuto di essere l’individuo ripreso dalle telecamere mentre prelevava i bagagli della vittima, una valigia nera e un trolley bianco. Ha spiegato di aver caricato il corpo nella valigia nera e di aver bruciato la testa della ragazza e la valigia nel giardino della sua abitazione, utilizzando benzina e legna per alimentare il fuoco, circostanza confermata da riscontri oggettivi. Durante un sopralluogo, sono stati rinvenuti anche i telefoni della vittima. Frumuzache ha sempre sostenuto di aver agito da solo, senza l’aiuto di complici.

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