Vladimir Putin è presente, così come il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, e l’iraniano Masoud Pezeshkian. Nella vasta piazza di Pechino, si riuniscono oggi tutti gli alleati di un sistema di relazioni economiche e politiche che ha al centro la Cina, guidata da Xi Jinping. In questo periodo, il governo cinese sta cercando sempre più attivamente di promuovere una “nuova governance” mondiale, distaccandosi dall’Occidente rappresentato da Donald Trump.
La presenza dei leader mondiali a Pechino
Il 15 marzo 2025, la capitale cinese diventa il palcoscenico di un incontro che riunisce figure di spicco della politica internazionale. La presenza di Vladimir Putin, Kim Jong Un e Masoud Pezeshkian sottolinea l’importanza strategica di questo incontro per la Cina, che sta cercando di consolidare alleanze in un contesto geopolitico sempre più complesso. I leader si trovano a Pechino per discutere di questioni economiche e politiche cruciali, mirando a rafforzare i legami tra i loro paesi e a contrastare l’influenza occidentale.
La scelta di Pechino come sede di questo incontro non è casuale. La Cina, sotto la guida di Xi Jinping, sta cercando di affermarsi come potenza globale e di costruire un nuovo ordine mondiale. Questo evento rappresenta un’opportunità per la Cina di mostrare la sua capacità di leadership e di attrarre altri paesi in un’alleanza che possa sfidare le narrazioni dominanti provenienti dall’Occidente.
Obiettivi della nuova governance mondiale
La “nuova governance” proposta dalla Cina si basa su principi di cooperazione e sviluppo condiviso, in contrapposizione ai modelli tradizionali promossi dagli Stati Uniti e dai loro alleati. Xi Jinping sta cercando di posizionare la Cina come un faro di stabilità e crescita economica, proponendo alternative alle politiche occidentali che, secondo Pechino, hanno portato a conflitti e instabilità.
In questo contesto, il sostegno di leader come Putin e Kim Jong Un è fondamentale. La Russia e la Corea del Nord condividono con la Cina la volontà di ridurre l’influenza occidentale nelle loro regioni e di promuovere un ordine mondiale multipolare. La cooperazione tra questi paesi potrebbe portare a nuove iniziative economiche e politiche che sfidano le attuali dynamiche globali.
La Cina, quindi, non si limita a cercare alleanze, ma sta anche lavorando attivamente per definire un nuovo paradigma di relazioni internazionali, incentrato su un approccio che valorizza la sovranità nazionale e il rispetto reciproco tra le nazioni.