Durante il Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC 2025), tenutosi a Madrid dal 1° al 3 settembre 2025, sono emerse nuove evidenze scientifiche riguardanti il farmaco vericiguat. Bayer ha presentato dati significativi sull’efficacia di questo trattamento per i pazienti affetti da insufficienza cardiaca a frazione di eiezione ridotta (HFrEF), con un focus particolare su diverse categorie di rischio.
Studio di fase 3 victor e i suoi risultati
Il trial di fase 3 Victor ha analizzato l’efficacia di vericiguat in una popolazione di pazienti ambulatoriali stabili, che non avevano recentemente sperimentato episodi di scompenso cardiaco. Nonostante l’obiettivo primario, che prevedeva il monitoraggio del primo ricovero per insufficienza cardiaca o della morte cardiovascolare, non sia stato raggiunto, i risultati secondari sono stati positivi. I pazienti trattati con vericiguat hanno mostrato una significativa riduzione dei rischi associati, con un abbassamento del rischio di mortalità cardiovascolare (Hazard Ratio: 0,83; IC 95%: 0,71-0,97) e della mortalità totale (Hazard Ratio: 0,84; IC 95%: 0,74-0,97). Questo studio è stato condotto in un contesto clinico rigoroso, con il 83% dei partecipanti che riceveva almeno tre terapie raccomandate, e il 47,5% dei pazienti non aveva mai subito ricoveri per insufficienza cardiaca.
Il dottor Michele Senni, direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’ASST Papa Giovanni XXIII e professore all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha sottolineato l’importanza di questi risultati, evidenziando che i pazienti inclusi nello studio erano clinicamente stabili e ben trattati, il che ha limitato il numero di eventi avversi. Tuttavia, la riduzione della mortalità cardiovascolare e totale conferma l’efficacia di vericiguat come opzione terapeutica.
Analisi combinata dei trial victoria e victor
L’analisi combinata dei trial Victoria e Victor ha fornito una visione complessiva sull’efficacia di vericiguat nell’ambito dell’HFrEF. Questa valutazione ha coinvolto un totale di 11.155 pazienti, dimostrando che il farmaco riduce in modo significativo il rischio di eventi avversi, come la morte cardiovascolare e i ricoveri per scompenso cardiaco. I risultati indicano una riduzione del 9% del rischio di morte cardiovascolare (Hazard Ratio: 0,89; IC 95%: 0,80-0,98) e del 10% della mortalità per tutte le cause (Hazard Ratio: 0,90; IC 95%: 0,82-0,99).
Questi dati evidenziano l’importanza di vericiguat come opzione terapeutica per i pazienti con HFrEF, in particolare per coloro che presentano un elevato rischio residuo nonostante un trattamento ottimizzato. La combinazione dei risultati di questi trial rappresenta un passo avanti significativo nella gestione dell’insufficienza cardiaca.
Vericiguat e approvazione regolatoria
Nel trial registrativo di fase 3 Victoria, vericiguat è stato testato su una popolazione di pazienti ad alto rischio con HFrEF e recenti episodi di scompenso. I risultati hanno dimostrato una riduzione significativa del rischio assoluto dell’endpoint primario, con 4,2 eventi per 100 pazienti all’anno rispetto al placebo. Questi risultati hanno portato all’approvazione del farmaco per il trattamento di pazienti con HFrEF che hanno recentemente sperimentato un peggioramento clinico.
Bayer ha evidenziato che, nonostante l’impiego della terapia medica ottimizzata, i pazienti con HFrEF ad alto rischio continuano a presentare un elevato rischio di riospedalizzazione e mortalità. A un anno dalla dimissione, il 73% di questi pazienti subisce una riospedalizzazione o muore. Questi dati indicano l’urgenza di migliorare ulteriormente la gestione terapeutica per ottimizzare gli esiti clinici e ridurre il carico della malattia.
I dati presentati al Congresso dell’ESC 2025 mettono in luce il potenziale di vericiguat nel migliorare la prognosi dei pazienti con insufficienza cardiaca a frazione di eiezione ridotta, aprendo nuove strade per la gestione di questa complessa condizione.