Mediobanca: il consiglio di amministrazione conferma il rifiuto all’offerta Mps

Veronica Robinson

Settembre 4, 2025

Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca, riunitosi a Milano il 15 maggio 2025, ha esaminato l’ultima proposta di offerta avanzata da Monte dei Paschi di Siena (Mps), confermando la sua posizione contraria. La decisione è stata presa con il voto favorevole della maggioranza dei membri presenti, mentre Sandro Panizza ha espresso un voto contrario e il Vicepresidente Sabrina Pucci si è astenuta.

Dettagli dell’offerta di Mps

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, Mps ha aumentato il corrispettivo per gli azionisti di Mediobanca, offrendo 2,533 azioni di Mps per ogni azione Mediobanca accettata, oltre a un pagamento in contante di 0,90 euro. Nonostante questo incremento, il Cda di Mediobanca ha sottolineato che l’offerta continua a mancare di un razionale industriale e non presenta convenienza per i suoi azionisti.

Il Consiglio ha fatto riferimento alle valutazioni fornite da advisor finanziari di spicco come Centerview, Equita e Goldman Sachs. Questi esperti avevano già espresso preoccupazioni riguardo alla congruità del prezzo offerto, che era inizialmente fissato a 2,5 euro per azione, ora incrementato a 2,618 euro, mentre il valore stimato della banca da parte degli advisor era di 3,71 euro.

Analisi delle valutazioni e prospettive future

Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato i dati di mercato più recenti, le informazioni contabili pubblicate e le proiezioni economico-patrimoniali per il periodo 2025-2028 relative a Mps. Nonostante l’aumento del corrispettivo, il Cda ha confermato le valutazioni precedenti, considerando che l’offerta non riconosce adeguatamente il valore intrinseco delle azioni di Mediobanca e non compensa il potenziale contributo della banca alla futura entità combinata.

In aggiunta, il Cda ha evidenziato che il nuovo corrispettivo, con una significativa componente azionaria rispetto a quella in denaro, continua a gravare sugli azionisti di Mediobanca, esponendoli a rischi legati al raggiungimento degli obiettivi strategici delineati da Mps. La posizione di Mediobanca rimane ferma nel ritenere che l’offerta non sia sufficiente a modificare la valutazione di non congruità e inadeguatezza già espressa.

Criticità emerse e posizione di Mediobanca

Il comunicato diffuso dal Cda di Mediobanca ha messo in evidenza che la rinuncia da parte di Mps alla condizione di soglia conferma le preoccupazioni già espresse. Questo gesto, secondo il Consiglio, evidenzia la volontà di Mps di acquisire il controllo di Mediobanca, anche di fatto, nonostante i significativi rischi di dissinergie e distruzione di valore associati a tale operazione.

In sintesi, il Cda di Mediobanca ha ribadito la propria posizione contraria all’offerta di Mps, sottolineando la mancanza di razionalità industriale e convenienza per gli azionisti, mantenendo una chiara linea di difesa nei confronti della propria strategia e dei propri interessi economici.

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