Dopo la recente parata tenutasi in Cina, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha affrontato nuovamente il tema del conflitto in Ucraina, in un intervento che ha avuto luogo il 4 settembre 2025. Durante un incontro a Mosca, Putin ha attribuito la responsabilità della guerra all’Occidente, sottolineando che, sebbene Kiev possa aspirare a entrare nell’Unione Europea, non è ammissibile la sua adesione alla NATO. Queste dichiarazioni giungono in un contesto di crescente tensione geopolitica e di discussioni sul futuro della sicurezza in Europa.
Le dichiarazioni di Putin sulla legittimità di Zelensky
Vladimir Putin ha espresso un’opinione netta riguardo alla legittimità del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel trattare per la pace. Secondo il presidente russo, Zelensky ha la facoltà di richiedere un incontro bilaterale, suggerendo che potrebbe recarsi direttamente a Mosca per discutere le questioni in sospeso. Questa affermazione evidenzia l’approccio russo, che sembra voler mantenere aperte le linee di comunicazione, pur continuando a giustificare l’offensiva russa come una misura necessaria per la difesa dei diritti umani dei residenti nelle aree contese.
Putin ha inoltre lodato l’operato delle forze russe, sostenendo che l’azione militare è finalizzata a proteggere i diritti delle popolazioni locali, un argomento che è stato ripetutamente utilizzato per giustificare le operazioni militari in Ucraina. La posizione di Mosca rimane ferma nel ritenere che l’intervento sia stato necessario per garantire la sicurezza e la sovranità della Russia, contrastando le influenze occidentali nella regione.
Il contesto geopolitico attuale
La situazione in Ucraina continua a essere complessa e caratterizzata da un elevato livello di instabilità. Le dichiarazioni di Putin si inseriscono in un contesto più ampio di rivalità tra Russia e Occidente, dove le questioni di sicurezza e di alleanze militari sono al centro del dibattito. Le tensioni tra Mosca e Kiev sono ulteriormente amplificate dall’interesse della NATO nei confronti dell’Ucraina, che ha portato a una serie di sanzioni e misure diplomatiche da parte dei paesi occidentali.
Le parole del presidente russo riflettono una strategia mirata a consolidare il supporto interno e a mantenere una posizione di forza nel dialogo internazionale. In questo quadro, la Russia sta cercando di rafforzare le sue relazioni con altri paesi, inclusa la Cina, per contrastare l’isolamento imposto dalle sanzioni occidentali.
La questione della sicurezza in Europa rimane pertanto al centro delle preoccupazioni di Stato, con la Russia che continua a rivendicare il proprio diritto di intervenire in Ucraina come parte della sua strategia di difesa. Le dichiarazioni di Putin, quindi, non solo affrontano la situazione attuale, ma pongono anche interrogativi sul futuro delle relazioni internazionali e sulla stabilità della regione.