Viterbo, due cittadini turchi bloccati prima della processione di Santa Rosa con armi automatiche

Rosita Ponti

Settembre 4, 2025

Il 4 settembre 2025, la polizia italiana ha avviato un’indagine su due cittadini turchi, potenzialmente legati a un noto boss della mafia turca, attualmente ricercato nel suo paese. Questi individui sono stati fermati a Viterbo, dove si era già proceduto all’arresto del presunto capo di una banda coinvolta in attività di riciclaggio e crimini di natura violenta. L’arresto del boss è avvenuto il 26 agosto 2025, mentre si trovava in un’affittacamere della città.

Attività del ministro degli esteri

La situazione ha attirato l’attenzione del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha dichiarato che sono state attivate le necessarie misure di sicurezza in risposta a questa potenziale minaccia. L’arresto del boss ha portato a un’operazione che ha visto il fermo di altri tre cittadini turchi, tutti ospiti nello stesso affittacamere, suggerendo un possibile legame tra di loro e la criminalità organizzata.

Indagini in corso

Le autorità italiane stanno ora approfondendo le indagini per chiarire il grado di coinvolgimento dei due cittadini turchi fermati e la loro connessione con il boss mafioso. Le forze dell’ordine sono particolarmente vigili, considerando che il boss arrestato era già sotto un mandato di cattura internazionale e si era rifugiato in Italia per sfuggire alla giustizia turca.

Preoccupazioni sulle reti criminali

Questa situazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla presenza di reti criminali straniere nel territorio italiano e alla loro capacità di operare senza essere intercettate. Le indagini sono in corso e si prevede che possano portare a ulteriori sviluppi, man mano che le autorità continuano a raccogliere informazioni e a monitorare i sospetti legami con la mafia turca.

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