Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un allerta riguardo alla situazione nel Donbass, affermando che la Russia potrebbe utilizzare questa regione come trampolino per un’ulteriore invasione dell’Ucraina e, potenzialmente, per attaccare l’Europa. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate in un’intervista al quotidiano francese Le Point, pubblicata il 15 marzo 2025.
Situazione strategica del donbass
Zelensky ha sottolineato l’importanza strategica del Donbass, affermando che un eventuale ritiro delle forze ucraine dalla zona rappresenterebbe un grave errore. “Se domani dovessimo in qualche modo lasciare il Donbass, cosa che non accadrà, apriremmo uno spazio non protetto per Putin”, ha dichiarato. Ha poi aggiunto che l’Ucraina non ha ancora subito una sconfitta, evidenziando la necessità di mantenere una visione chiara della situazione. “Il secondo esercito più grande del mondo è venuto per annientare noi, la nostra storia e la nostra identità. Questo non è il primo tentativo. L’Impero russo ha colpito la nostra indipendenza più volte nella storia”, ha affermato Zelensky.
Richiesta di ritiro e pace duratura
La Russia ha ripetutamente richiesto il ritiro dell’Ucraina dal Donbass, una regione che include gli oblast di Donetsk e Luhansk, già occupata da Mosca nel 2014. Zelensky ha contestato le affermazioni di alcuni media secondo cui la ritirata delle forze ucraine porterebbe a una pace duratura, affermando chiaramente: “Questo non è vero”.
Comunicazioni dal cremlino
In un ulteriore sviluppo, fonti riferiscono che il Cremlino ha comunicato all’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, la disponibilità a congelare la linea del fronte nella guerra contro l’Ucraina, a patto che Kiev cedesse il controllo degli oblast di Donetsk e Luhansk alla Russia. Zelensky ha espresso preoccupazione riguardo all’efficacia delle garanzie di sicurezza fornite dall’Europa, affermando che l’Ucraina ha bisogno di un’alleanza più forte tra Europa e Stati Uniti per affrontare la minaccia russa.