700 giorni di conflitto: ieri si contano altri 69 morti. Il Papa chiede a Herzog una tregua e la soluzione dei due Stati.

Rosita Ponti

Settembre 5, 2025

Il conflitto in Medio Oriente continua a destare preoccupazione a livello internazionale. Il 4 settembre 2025, la situazione a Gaza ha raggiunto livelli drammatici, con le autorità locali che segnalano un numero crescente di morti e feriti a causa dei bombardamenti israeliani. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che il governo italiano si impegnerà a proteggere i cittadini italiani coinvolti nella Global Sumud Flotilla, un’iniziativa umanitaria che mira a portare aiuti a Gaza.

La crisi a Gaza e le dichiarazioni di Meloni

In un contesto di crescente tensione, Giorgia Meloni ha risposto alle preoccupazioni espresse dalla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, riguardo i rischi associati alla Flotilla. Meloni ha sottolineato l’importanza di utilizzare i canali umanitari esistenti, per garantire la sicurezza dei partecipanti e dei cittadini italiani coinvolti. Ha affermato: “Assicuriamo che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe”.

Le parole di Ribera e la situazione a Gaza

Il vicepresidente della Commissione Europea, Ribera, ha descritto la situazione a Gaza come un vero e proprio genocidio. Le immagini provenienti dalla città, in particolare durante i cortei funebri all’ospedale Al-Shifa, mostrano una realtà straziante: il 4 settembre, si sono registrati 69 morti a causa dei bombardamenti israeliani. La comunità internazionale è sempre più preoccupata per la condizione dei civili, in particolare dei bambini, costretti a vivere in un contesto di violenza e paura.

Le preoccupazioni dello Shin Bet sul futuro dell’Anp

Durante una riunione del governo israeliano, i funzionari dello Shin Bet hanno avvertito che l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) sta attraversando una crisi profonda. Se l’ANP dovesse collassare, questo potrebbe portare a un aumento della violenza nei Territori palestinesi. I funzionari hanno evidenziato che la grave crisi economica, con un tasso di disoccupazione in crescita e stipendi non pagati per il personale di sicurezza, potrebbe innescare una rivolta. Lo Shin Bet ha esortato il governo israeliano a ripristinare i fondi trattenuti, per evitare un ulteriore deterioramento della situazione.

Attacchi dei coloni in Cisgiordania

Il 4 settembre, un attacco condotto da coloni israeliani nel villaggio di Khallet al-Daba, a sud di Hebron, ha portato a dieci feriti tra i palestinesi. Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di violenze che continuano a colpire la regione. Le autorità israeliane sono state criticate per la loro inazione di fronte agli attacchi dei coloni, mentre i residenti locali denunciano un aumento delle demolizioni di strutture palestinesi.

La situazione dei bambini a Gaza secondo l’Unicef

Un alto funzionario dell’UNICEF ha avvertito che Gaza City sta diventando un luogo in cui l’infanzia non può sopravvivere. Tess Ingram, responsabile della comunicazione per il Medio Oriente e il Nord Africa, ha descritto la drammatica situazione dei bambini, molti dei quali sono separati dai genitori o costretti a fuggire. Solo 44 dei 92 centri ambulatoriali di trattamento nutrizionale dell’UNICEF sono operativi, lasciando migliaia di bambini malnutriti senza supporto.

Le reazioni a livello internazionale

La visita del presidente francese Emmanuel Macron in Israele è stata rifiutata dal primo ministro Benjamin Netanyahu, il quale ha condizionato l’incontro al ritiro del riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Francia. Questo episodio evidenzia le tensioni diplomatiche in corso e la complessità della situazione in Medio Oriente.

Le notizie continuano a fluire da Gaza, dove la vita dei civili è costantemente minacciata. Con l’aumento delle vittime e la crisi umanitaria che si aggrava, la comunità internazionale è chiamata a riflettere sulle proprie azioni e sull’impatto che queste hanno sulla vita delle persone coinvolte.

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