Giorgio Armani e l’eredità complessa: parenti, Fondazione e 13 miliardi di patrimonio

Veronica Robinson

Settembre 5, 2025

Un patrimonio personale che supera i 9,5 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index, e che per Forbes arriva a 12 miliardi, è il risultato del lavoro di Giorgio Armani, fondatore della Giorgio Armani Spa. Questo gruppo, che ha registrato un fatturato di 2,3 miliardi di euro, conta oltre 10.000 dipendenti e più di 2.700 boutique presenti in 60 Paesi. La gamma di prodotti offerti spazia dall’alta moda al prêt-à-porter, includendo anche sportswear, accessori, occhiali, gioielli, profumi e cosmetici. Non solo moda, ma anche un impegno nell’hospitality con hotel di lusso e ristoranti.

Patrimonio immobiliare e opere d’arte

Accanto alla sua attività imprenditoriale, Armani ha accumulato un significativo patrimonio immobiliare, che comprende una villa a Pantelleria, una a Forte dei Marmi, e la residenza di via Borgonuovo a Milano, oltre alla Villa Rosa nell’Oltrepò pavese. Le sue proprietà si estendono in località rinomate per il jet set mondiale, da Saint Moritz a Parigi e Saint Tropez. A questo si aggiungono opere d’arte e la squadra di basket Olimpia Milano, oltre al famoso locale versiliese La Capannina, acquistato pochi giorni prima della sua morte, avvenuta a 91 anni.

Fondazione della Giorgio Armani Spa

Nel 1975, anno di fondazione della Giorgio Armani Spa, l’azienda ha registrato un fatturato di 800 milioni di lire, mentre nel 1984 il fatturato ha superato i 250 miliardi di lire. Questi risultati sono frutto di intuizioni innovative, come la creazione della “giacca destrutturata”, simbolo dell’estro creativo di Armani, e il suo legame con il cinema.

Il ruolo del cinema nel successo di Armani

Il film American Gigolò di Paul Schrader, uscito nel 1980, ha segnato un punto di svolta per il marchio. Richard Gere, nel ruolo di Julian Kaye, indossava completi Armani, caratterizzati da spalle morbide e tessuti fluidi. La scena iconica in cui Kaye sceglie le giacche e piega le camicie su un letto ha segnato il debutto internazionale del look Armani, solo cinque anni dopo la nascita del brand.

Riconoscimenti e immagine di Armani

Nel 1982, la rivista Time ha dedicato la copertina a Giorgio Armani, consolidando la sua immagine come simbolo del successo contemporaneo. Il giornalista Jay Cocks ha descritto la moda di Armani come un “classico senza età”, capace di resistere al tempo e alle mode.

Controllo e successione dell’azienda

Armani deteneva il 99,9% della sua azienda, che ha costruito e fatto prosperare in oltre cinquant’anni di lavoro, con una pianificazione attenta e una governance ben strutturata. Non avendo figli, gli eredi più prossimi sono i nipoti Silvana e Roberta Armani, figlie del fratello Sergio, e Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna. Questi ultimi siedono già nel consiglio di amministrazione insieme a Leo Dell’Orco, storico braccio destro, e a Federico Marchetti, fondatore di Yoox.

Pianificazione del passaggio generazionale

Il passaggio generazionale era stato pianificato con largo anticipo. Nel 2016, Armani ha istituito la Fondazione Giorgio Armani, con l’obiettivo di garantire stabilità e indipendenza alla maison. Lo statuto della fondazione, aggiornato nel 2023, prevede sei categorie di azioni con diritti economici uguali ma poteri di voto differenti, per evitare conflitti e concentrare la gestione nelle mani di soci forti.

Figure chiave nella fondazione

Nella Fondazione sono presenti figure chiave come Dell’Orco, il nipote Luca Camerana e Irving Bellotti, manager di Rothschild Italia. L’obiettivo è garantire armonia tra gli eredi e continuità nello sviluppo del marchio, difendendo i valori di essenzialità ed eleganza che contraddistinguono lo stile Armani. Il fondatore ha dichiarato di voler evitare che il gruppo venga acquistato o spezzettato, pur non escludendo la possibilità di perdere l’indipendenza in futuro.

Impegno e dedizione di Armani

Armani ha sempre mantenuto un controllo totale sulla sua azienda, come ha confessato in un’intervista al Financial Times in vista dei festeggiamenti per i 50 anni della maison. Nonostante la sua recente assenza dalle passerelle per motivi di salute, ha continuato a supervisionare l’azienda, seguendo a distanza le ultime sfilate. Tra le immagini che hanno fatto il giro del web dopo la sua scomparsa, una in particolare mostra Armani mentre sistema personalmente la vetrina di uno dei suoi negozi, un dettaglio che evidenzia il suo impegno e la sua dedizione.

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