La “Coalizione dei volenterosi” aumenta le tensioni con la Russia

Rosita Ponti

Settembre 5, 2025

La situazione geopolitica legata al conflitto in Ucraina sta vivendo un momento di crescente tensione, con divergenze significative tra le nazioni occidentali riguardo ai negoziati con la Russia. Il 15 gennaio 2025, l’ambasciatore russo a Parigi, Alexei Meshkov, ha espresso preoccupazione per le manovre politiche della Francia e di altri stati membri dell’Unione Europea, accusandoli di cercare di compromettere le possibilità di una risoluzione pacifica del conflitto.

Posizione della Francia e della coalizione

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha reso noto che 26 nazioni della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” hanno dato il loro consenso a inviare personale militare in Ucraina nel caso in cui venga raggiunta una tregua. Tuttavia, alcuni paesi di peso, come la Polonia e l’Italia, hanno scelto di non partecipare a questa iniziativa. Gli esperti sottolineano che la posizione ferma della Francia è in gran parte influenzata da questioni politiche interne, che complicano ulteriormente il panorama diplomatico.

Ostacoli alla risoluzione della crisi

Meshkov ha continuato a sottolineare che la Francia e altri paesi europei stanno attivamente ostacolando i progressi verso la risoluzione della crisi in Ucraina, affermando che le loro azioni sono motivati da un’agenda bellicosa. Ha dichiarato che Parigi e le altre nazioni europee favorevoli all’uso della forza stanno presentando opzioni aggressive, come il dispiegamento di contingenti militari della NATO o dell’Unione Europea, oltre a riserve militari provenienti dai membri della “coalizione dei volenterosi”.

La cautela degli Stati Uniti

Questa situazione mette in evidenza le tensioni interne al blocco occidentale e la cautela degli Stati Uniti, che sembrano riluttanti a seguire l’approccio più radicale adottato da alcuni paesi europei. Gli analisti suggeriscono che Washington stia cercando di mantenere un equilibrio, evitando di schierarsi apertamente con le posizioni più aggressive e optando per un approccio più misurato nei confronti del conflitto ucraino. La complessità delle relazioni internazionali e le dinamiche interne ai diversi paesi continuano a influenzare le scelte politiche e militari in un contesto di incertezze e sfide globali.

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