L’incertezza economica segna l’inizio del Forum Ambrosetti a Cernobbio, con Zelensky in apertura

Veronica Robinson

Settembre 5, 2025

Leader della politica, dell’economia e della finanza si sono riuniti sul Lago di Como per la 51esima edizione del Forum Ambrosetti, un evento che ogni anno affronta i temi cruciali che interessano il panorama globale. L’appuntamento si è svolto a Cernobbio il 5 settembre 2025, in un contesto caratterizzato da una crescente incertezza economica, con i rischi legati ai dazi commerciali che dominano l’agenda.

L’analisi iniziale presentata da The European House Ambrosetti (Teha), il think tank che organizza l’evento, ha messo in evidenza che il 2025 potrebbe essere un anno di fiducia per le aziende. Tuttavia, la situazione occupazionale in Italia desta preoccupazione. Nonostante il tasso di disoccupazione si attesti a un minimo storico del 6%, il clima lavorativo è segnato da un indicatore che è sceso a 16,7, perdendo oltre dieci punti dall’inizio dell’anno. Questo divario tra i dati ottimistici e la realtà del lavoro povero e delle carenze nel welfare è stato un tema centrale del dibattito.

Zelensky interviene in videoconferenza

Durante il forum, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato in videoconferenza, sottolineando l’importanza di prepararsi per affrontare la Russia. “Ci stiamo preparando per fermare Mosca“, ha dichiarato, evidenziando le sfide che l’Ucraina deve affrontare in questo momento critico. Zelensky ha anche messo in risalto la necessità di un’indipendenza energetica dalla Russia, considerata fondamentale per migliorare le relazioni con gli Stati Uniti.

Il presidente ucraino ha riferito di un recente colloquio con l’ex presidente Donald Trump, durante il quale si è discusso di come portare a termine la situazione attuale. Zelensky ha espresso delusione nei confronti di alcuni Paesi europei, come Slovacchia e Ungheria, per la loro continua dipendenza dalle forniture di petrolio russo. Ha affermato che gli Stati Uniti sono seriamente intenzionati a ridurre i redditi russi derivanti dalle esportazioni energetiche, sottolineando che questa è la strada giusta da seguire.

Le implicazioni per l’Europa

Zelensky ha concluso il suo intervento con una riflessione sull’importanza del supporto americano e sulla necessità di un’Europa coesa e forte. Ha espresso fiducia nel fatto che Trump possa influenzare positivamente la politica futura, evidenziando i segnali di cambiamento che si stanno manifestando negli Stati Uniti. Il presidente ucraino ha confermato che Trump ha sostenuto le garanzie di sicurezza per l’Ucraina e che parteciperà alla Coalizione dei Volenterosi, un’iniziativa volta a rafforzare la collaborazione internazionale.

Il Forum Ambrosetti di quest’anno ha quindi messo in luce non solo le sfide economiche globali, ma anche le interconnessioni politiche e strategiche tra Europa e Stati Uniti, con un occhio attento alle dinamiche che influenzano la sicurezza e l’economia del continente.

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