Trump cambia il nome del Dipartimento della Difesa in Dipartimento della Guerra: “Vogliamo difendere e attaccare”

Rosita Ponti

Settembre 5, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un’importante iniziativa volta a rinnovare l’immagine del Dipartimento della Difesa. Il 15 gennaio 2025, durante una cerimonia nello Studio Ovale, Trump firmerà un ordine esecutivo che prevede l’introduzione del titolo secondario “Dipartimento della Guerra“. Questa mossa non comporterà una modifica ufficiale del nome del dipartimento, ma permetterà al Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, di utilizzare termini come “segretario alla guerra” nelle comunicazioni ufficiali e durante eventi pubblici.

Dettagli sull’ordine esecutivo

L’ordine esecutivo, secondo quanto rivelato da una fonte della Casa Bianca, non richiede l’approvazione del Congresso, il quale aveva originariamente istituito il Dipartimento della Guerra nel 1789. Trump ha espresso il suo desiderio di riportare il nome a una versione più bellicosa, ritenendo che il termine attuale non rispecchi sufficientemente la forza militare degli Stati Uniti.

Strategia di difesa nazionale

Nel corso dei mesi, il presidente ha ripetutamente sottolineato l’importanza di un approccio più aggressivo alla difesa nazionale. Durante un incontro nel suo ufficio presidenziale, Trump ha affermato che “il Dipartimento della Guerra” ha un “suono più forte” e una “storia incredibile di vittorie“, in riferimento ai successi ottenuti dagli Stati Uniti nelle due guerre mondiali.

Intenzione di Trump

L’intenzione di Trump è chiara: non limitarsi a una strategia difensiva, ma perseguire anche un’azione offensiva. “Non voglio limitarmi alla difesa. Vogliamo la difesa, ma vogliamo anche l’attacco”, ha dichiarato il presidente, evidenziando la sua determinazione a rafforzare la posizione degli Stati Uniti sulla scena globale attraverso un’immagine più aggressiva del potere militare americano.

Cambiamento significativo nella comunicazione

Questa decisione rappresenta un cambiamento significativo nella comunicazione e nella percezione del ruolo militare degli Stati Uniti, riflettendo l’approccio diretto e assertivo di Trump nei confronti delle questioni di sicurezza nazionale.

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