Denunciato un 54enne a Norcia per aver truffato la zia centenaria

Rosita Ponti

Settembre 6, 2025

Dopo un lungo ricovero in ospedale, una donna centenaria è stata accolta a Norcia dal nipote, un uomo di 54 anni, contrariamente al desiderio dei cugini milanesi che avrebbero preferito un trasferimento in una Residenza Sanitaria Assistenziale. Questa decisione ha innescato una serie di eventi che hanno portato a un grave raggiro. Il nipote, approfittando della vulnerabilità della zia, è riuscito a farle firmare una procura speciale davanti a un notaio, consentendogli di vendere un appartamento di Milano, di proprietà della centenaria. I proventi della vendita, ammontanti a 330mila euro, sono stati utilizzati per acquistare una nuova abitazione a Norcia.

Emergenza della situazione

La situazione è emersa nel maggio 2025, quando l’anziana, probabilmente influenzata dal nipote, ha richiesto al Tribunale di Spoleto di nominarlo amministratore di sostegno dei suoi beni, che includevano anche immobili situati in Piemonte. Durante il procedimento, alcuni nipoti hanno presentato opposizione, e le dichiarazioni della donna, ignara di quanto stesse accadendo, hanno portato all’apertura di un’inchiesta. Le accuse nei confronti del nipote comprendono circonvenzione di persona incapace e autoriciclaggio.

Indagini e rivelazioni

Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Perugia della Guardia di Finanza hanno rivelato che tra ottobre 2024 e febbraio 2025, dopo aver ottenuto la procura con inganno, l’uomo ha affrettato la vendita dell’appartamento milanese. Ha ridotto il prezzo di vendita di circa 130mila euro rispetto a quanto inizialmente richiesto, incassando la somma su un proprio conto corrente. Questa somma è stata poi riutilizzata per l’acquisto di un nuovo appartamento a Norcia.

Sequestro e approfondimenti

Nelle scorse settimane, su richiesta del sostituto procuratore di Spoleto, Alessandro Tana, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro dei conti collegati a queste transazioni, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di proteggere gli interessi dell’anziana. Le autorità stanno ora approfondendo ulteriormente le circostanze di questo caso, che solleva interrogativi sulla tutela delle persone vulnerabili e sulle pratiche di amministrazione dei beni in situazioni di fragilità.

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