Una giovane turista italiana di 18 anni ha subito un’aggressione sessuale sulla spiaggia di Durazzo, in Albania, nella mattinata del 5 maggio 2025. L’episodio si è verificato intorno alle 5:25, mentre la ragazza si trovava su un lettino all’interno di un albergo. Dopo aver presentato denuncia, le forze dell’ordine albanesi hanno rapidamente identificato e arrestato un uomo di 26 anni, già noto per precedenti penali legati a furto e possesso illegale di armi.
Dettagli dell’aggressione sulla spiaggia
Secondo le informazioni fornite dall’agenzia Ansa, l’aggressione è avvenuta in un momento di grande vulnerabilità per la giovane, che si trovava in un’area privata dell’hotel. Un uomo si sarebbe avvicinato a lei e l’avrebbe agredita sessualmente. Attualmente non ci sono informazioni chiare riguardo a una possibile conoscenza pregressa tra i due, né sulle modalità specifiche con cui è avvenuto l’approccio. Le autorità locali stanno mantenendo il riserbo sulla dinamica dell’evento, per garantire la correttezza delle indagini e il rispetto della privacy della vittima.
La denuncia e l’arresto del sospetto
Nonostante il grave trauma subito, la giovane ha dimostrato grande determinazione nel denunciare l’accaduto immediatamente. La sua testimonianza ha fornito un’importante base per l’avvio delle indagini da parte della polizia albanese. Grazie a indagini tempestive, gli agenti sono riusciti a rintracciare il presunto aggressore nel giro di poche ore. Le autorità hanno descritto l’operato delle forze dell’ordine come rapido ed efficace, anche se i dettagli specifici dell’indagine non sono stati resi pubblici.
L’uomo arrestato è identificato come Leonard Preza, un cittadino albanese di 26 anni con un passato criminale. Secondo quanto comunicato dalla polizia, Preza era già noto per reati legati al furto e alla detenzione illegale di armi. Dopo il suo arresto, avvenuto a breve distanza dalla denuncia, il giovane è stato posto in stato di fermo. Non sono ancora emerse informazioni riguardo a eventuali relazioni con la vittima o ai motivi che avrebbero spinto l’aggressore a compiere un simile atto.