AgenPress. Nella giornata del 3 gennaio 2025, la città di Darul Jamal, situata al confine tra Nigeria e Camerun, è stata teatro di un attacco mortale da parte di jihadisti, che ha provocato la morte di oltre 63 individui. Questo luogo, spesso colpito da violenze di matrice jihadista, ospita una base militare, rendendolo un obiettivo strategico per gli insorti.
Il governatore e il bilancio delle vittime
Il governatore dello stato di Borno, Babagana Zulum, ha confermato che tra le vittime si trovano cinque soldati, sottolineando la gravità della situazione. “Attualmente possiamo confermare la morte di 63 persone, sia civili che militari”, ha dichiarato Zulum. Le prime notizie sull’incidente indicavano un bilancio di vittime compreso tra 55 e 64.
La situazione della violenza jihadista
Nonostante ci siano stati segnali di un calo della violenza jihadista in Nigeria, rispetto ai periodi più critici tra il 2013 e il 2015, gli attacchi continuano a essere perpetrati, in particolare da parte dello Stato islamico dell’Africa occidentale. Questo gruppo è emerso da una scissione di Boko Haram e continua a colpire le aree rurali del nord-est della Nigeria, una delle regioni più popolate del continente africano.
Dettagli sull’attacco
Testimoni oculari hanno descritto l’attacco, avvenuto in un momento di vulnerabilità , quando i jihadisti sono giunti in gran numero a bordo di motociclette. Hanno aperto il fuoco con fucili d’assalto e dato fuoco a diverse abitazioni. Tra le vittime, molte erano famiglie che avevano recentemente lasciato un campo profughi a Bama, chiuso dalle autorità nel corso dell’anno.
Le conseguenze del conflitto
La violenza di Boko Haram, che ha avuto inizio nel 2009, ha portato a una insurrezione sanguinosa nel nord-est della Nigeria, con l’intento di instaurare un califfato. Fino ad oggi, il conflitto ha causato la morte di almeno 40.000 persone e ha costretto oltre 2 milioni di civili a lasciare le loro case.
Operazioni recenti di ISIS e Boko Haram
Negli ultimi tempi, sia l’ISIS che Boko Haram hanno intensificato le loro operazioni contro le basi militari, in particolare nello stato di Borno, che è considerato l’epicentro di questa crisi.