Dario Argento, il celebre regista romano, festeggia oggi, 7 settembre 2025, il suo 85° compleanno. Nato a Roma nel 1940, Argento è considerato uno dei massimi esponenti del thriller cinematografico. Dopo una breve esperienza formativa a Parigi durante la sua giovinezza, il regista torna in Italia, dove inizia a collaborare come critico cinematografico per il quotidiano “Paese sera”. I suoi articoli si caratterizzano per il loro approccio innovativo e provocatorio, guadagnandosi rapidamente un riconoscimento anche nel mondo del cinema, che lo porta a scrivere sceneggiature per diversi film.
Le prime collaborazioni e i primi successi
Insieme a Sergio Amidei, Argento scrive nel 1967 per Alberto Sordi il film “Scusi, lei è favorevole o contrario?”. L’anno successivo, il duo collabora a “Una corda una colt” con Claude Desailly per la regia di Robert Hossein. La sua carriera di sceneggiatore si arricchisce di titoli significativi come “La stagione dei sensi”, “La rivoluzione sessuale”, “Probabilità zero”, “Oggi a me…domani a te”, “Comandamenti per un gangster”, “Un esercito di cinque uomini”, “La legione dei dannati” e “Metti una sera a cena”.
Il 1969 segna un punto di svolta nella carriera di Argento, poiché scrive e dirige il suo primo lungometraggio, “L’uccello dalle piume di cristallo” (1970). Nonostante un avvio incerto, il film si afferma come uno dei più grandi successi del cinema italiano di quell’anno. Il secondo film, “Il gatto a nove code” (1970), consolida ulteriormente la sua reputazione nel genere della suspense, rendendolo un autore di riferimento nel panorama cinematografico italiano.
Innovazione e maestria nel thriller
Nel 1971, Argento dirige “Quattro mosche di velluto grigio”, continuando a esplorare il linguaggio cinematografico della paura e introducendo nuove tecniche per generare tensione emotiva nei suoi thriller. Le colonne sonore, inizialmente curate da Ennio Morricone, contribuiscono a creare atmosfere inquietanti e coinvolgenti.
Il 1975 segna un altro importante traguardo con la realizzazione di “Profondo rosso”, un film che molti considerano la sua opera più significativa. La pellicola, che ha compiuto 50 anni il 7 marzo 2025, ha ispirato una serie di proiezioni in tutta Italia per celebrare l’anniversario. Interpretato da David Hemmings, Daria Nicolodi e Gabriele Lavia, “Profondo rosso” narra la storia di un pianista jazz inglese che, dopo aver assistito all’omicidio della sua vicina, decide di indagare, ma si trova a fronteggiare una serie di omicidi misteriosi che colpiscono chiunque cerchi di aiutarlo.
Un viaggio tra il soprannaturale e il giallo
Argento continua a espandere i confini del genere, introducendo elementi soprannaturali nei suoi film. Titoli come “Suspiria” (1977), “Inferno” (1980) e “Tenebre” (1982) dimostrano la sua capacità di combinare il giallo con il fantastico. Dopo “Phenomena” (1985) e “Opera” (1987), Argento dirige nel 1990 un episodio di “Due occhi diabolici”, ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe.
Nel 1993, il regista realizza “Trauma”, con la partecipazione della figlia Asia, che recita anche in “La Sindrome di Stendhal” (1995) e “Il fantasma dell’Opera” (1998). “Non ho sonno” (2001) segna il suo ritorno al thriller giallo, mantenendo il suo stile distintivo e la sua abilità nel creare atmosfere inquietanti.
Nel luglio 2025, la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma ha dedicato a Dario Argento una rassegna dei suoi capolavori, tra cui “Phenomena”, un film particolarmente caro al regista, che ha visto la partecipazione anche dell’altra figlia, Fiore Argento.