Egitto e Israele: il valico di Rafah resta una “linea rossa” per i palestinesi sfollati

Veronica Robinson

Settembre 7, 2025

Il conflitto in corso nella Striscia di Gaza continua a destare preoccupazione internazionale, con la situazione umanitaria che si deteriora rapidamente. Il 7 settembre 2025, il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha avuto un incontro cruciale al Cairo con Philippe Lazzarini, commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, per discutere le gravi condizioni che affliggono la popolazione di Gaza.

Le tensioni tra Egitto e Israele

Durante l’incontro, il governo egiziano ha espresso una ferma opposizione al piano di evacuazione dei palestinesi attraverso il valico di Rafah, definendolo una “linea rossa” che non può essere oltrepassata. Le autorità egiziane hanno ribadito il loro impegno a mantenere aperto il confine per consentire l’ingresso di aiuti umanitari, ma hanno anche avvertito che qualsiasi tentativo di sfollamento forzato sarebbe inaccettabile. La posizione dell’Egitto si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Israele e i paesi arabi, con il governo di Netanyahu che continua a implementare misure controverse nella regione.

La Striscia di Gaza è attualmente teatro di una crisi umanitaria senza precedenti, con milioni di persone che affrontano gravi carenze di cibo, acqua e assistenza medica. Secondo le stime delle Nazioni Unite, oltre il 70% della popolazione di Gaza dipende dagli aiuti umanitari per la sua sopravvivenza. Lazzarini ha sottolineato l’urgenza di un intervento internazionale per alleviare le sofferenze dei rifugiati palestinesi e ha esortato i leader regionali a collaborare per trovare una soluzione duratura al conflitto.

Le implicazioni della crisi umanitaria

La crisi umanitaria a Gaza ha attirato l’attenzione della comunità internazionale, con diversi paesi che hanno sollevato preoccupazioni riguardo al rispetto dei diritti umani e alla protezione dei civili. L’Unione Europea e altre organizzazioni internazionali stanno monitorando da vicino la situazione, sollecitando un cessate il fuoco e un dialogo tra le parti coinvolte. Il commissario Lazzarini ha evidenziato che l’assistenza umanitaria deve essere garantita senza ostacoli, sottolineando che la vita di milioni di persone è in gioco.

Il governo egiziano, da parte sua, si trova in una posizione delicata, poiché deve bilanciare le proprie relazioni con Israele e il sostegno alla causa palestinese. La posizione di Shoukry rappresenta un chiaro segnale che l’Egitto non intende tollerare ulteriori violazioni dei diritti dei palestinesi, mentre cerca di mantenere la stabilità nella regione. Le prossime settimane saranno cruciali per determinare l’andamento della crisi e le possibili vie d’uscita per le popolazioni colpite.

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