Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha annunciato la sua intenzione di dimettersi, secondo quanto riferito da fonti locali il 1° marzo 2025. Questa decisione arriva in un momento critico per il suo partito, il Partito Liberal Democratico (LDP), che si trova a dover affrontare una nuova corsa alla leadership dopo le recenti elezioni disastrose per la Camera Alta. L’emittente pubblica NHK ha segnalato che Ishiba ha preso questa decisione per prevenire ulteriori divisioni interne al partito, mentre il quotidiano Asahi Shimbun ha evidenziato la pressione crescente per le sue dimissioni.
Scelta di Ishiba e crisi del partito
La scelta di Ishiba giunge a meno di un anno dalla sua nomina come leader del LDP, avvenuta nel giugno 2024. Da quel momento, il partito ha perso la maggioranza in entrambe le camere del parlamento giapponese. Nella serata del 28 febbraio 2025, il ministro dell’Agricoltura e un ex primo ministro si sono recati da Ishiba per convincerlo a dimettersi volontariamente. La settimana precedente, quattro alti funzionari dell’LDP, incluso il vice presidente del partito Hiroshi Moriyama, avevano già rassegnato le dimissioni.
Richieste di dimissioni e nuove elezioni
Le richieste di dimissioni nei confronti di Ishiba sono aumentate dopo i risultati delle elezioni della Camera Alta di luglio, dove il LDP ha subito un duro colpo. I parlamentari e i funzionari regionali del partito stanno preparando una richiesta per indire una nuova elezione della leadership, che verrà presentata il 2 marzo 2025. Se si raggiungerà la maggioranza necessaria, si procederà con la corsa alla leadership.
Popolarità e sondaggi
Queste dimissioni, se confermate, si inseriscono in un contesto paradossale, poiché Ishiba ha visto un aumento della sua popolarità nei sondaggi, in particolare dopo aver concluso un accordo commerciale con gli Stati Uniti. Secondo un sondaggio del Yomiuri, il tasso di approvazione del governo di Ishiba ha registrato un incremento significativo a fine agosto, raggiungendo il 39%, con un aumento record di 17 punti rispetto al mese precedente. Il 50% dei giapponesi si è espresso a favore della sua permanenza in carica, mentre il 42% ha richiesto le dimissioni.
Aumento del sostegno e accordo commerciale
Un altro sondaggio, condotto per il Mainichi, ha mostrato che il 33% della popolazione giapponese sostiene Ishiba, con un incremento di quattro punti percentuali, superando per la prima volta dal febbraio 2025 la soglia del 30%. Il quotidiano Yomiuri attribuisce questo aumento principalmente all’accordo commerciale con gli Stati Uniti, siglato a fine luglio, il quale ha ridotto i dazi statunitensi dal 25% al 15%. Inoltre, il governo ha intrapreso azioni per contrastare l’aumento dei prezzi del riso, un fattore che sta contribuendo all’inflazione nel paese.