A Chicago, nelle ultime ore, si è assistito a una vasta mobilitazione in preparazione di un’operazione di controllo dell’immigrazione, ordinata dal presidente Donald Trump. Questo piano prevede l’invio di truppe della Guardia Nazionale e agenti dell’immigrazione nella città, suscitando preoccupazione tra migliaia di residenti di origine latinoamericana. Oltre a Chicago, Trump ha già inviato truppe a Los Angeles a giugno e ha schierato agenti a Washington il mese scorso.
Le autorità statali e i cittadini di Chicago hanno manifestato l’intenzione di intraprendere azioni legali contro l’amministrazione Trump. La tensione è stata ulteriormente accresciuta da un post provocatorio condiviso dal presidente sulla sua piattaforma social Truth, nel quale afferma: “Adoro l’odore delle deportazioni al mattino”, accompagnato da un’immagine realizzata con l’Intelligenza Artificiale che lo ritrae in una posa ispirata al film Apocalypse Now, dove il colonnello Kilgore pronuncia una frase simile riguardo al napalm.
Eventi cancellati per il giorno dell’indipendenza messicana a Chicago
Secondo quanto riportato dal Guardian, una serie di eventi programmati per celebrare il giorno dell’indipendenza del Messico, che si festeggia il 16 settembre, sono stati annullati. Tra le manifestazioni cancellate spicca El Grito Chicago, un evento che lo scorso anno ha attirato oltre 24.000 partecipanti e che si sarebbe dovuto tenere il 13 e 14 settembre. I messicani costituiscono circa il 21% della popolazione di Chicago, e ogni anno organizzano celebrazioni che richiamano migliaia di persone.
Il presidente Trump ha intensificato le sue dichiarazioni riguardo a Chicago, definendola “la città più pericolosa del mondo”, e ha minacciato di inviare soldati della Guardia Nazionale, simile a quanto avvenuto a Washington, insieme a circa 230 agenti anti-migranti. Questa situazione ha creato un clima di incertezza e preoccupazione tra i membri della comunità.
Nuove operazioni di deportazione in Massachusetts: Patriot 2.0
L’amministrazione Trump ha avviato una nuova operazione anti-migranti in Massachusetts, denominata Patriot 2.0. Questa iniziativa prende il nome dall’ondata di espulsioni avvenuta a maggio, che ha portato all’arresto di 1.500 persone nello Stato, come riportato da NBC News. L’operazione è prevista per durare diverse settimane.
Il dipartimento per la Sicurezza interna ha rilasciato una dichiarazione in cui si afferma che le “leggi santuario” promosse dalla sindaca di Boston, Michelle Wu, non solo attraggono criminali, ma rappresentano anche una minaccia per la sicurezza pubblica. Secondo la nota, l’ICE sta procedendo all’arresto di molestatori sessuali, pedofili, assassini, spacciatori e membri di bande rilasciati dalle autorità locali. Le tensioni tra la sindaca Wu e l’amministrazione Trump risalgono a marzo, quando Wu ha testimoniato al Congresso insieme ad altri sindaci democratici per difendere le politiche di immigrazione delle loro città, in particolare le leggi che limitano la cooperazione tra le forze dell’ordine e l’Immigration and Customs Enforcement.