Da bene confiscato a boss a centro sportivo: il successo di Campo LibHero, progetto di sport e legalità.

Rosita Ponti

Settembre 8, 2025

Un ex centro commerciale situato nella provincia di Caserta, confiscato a Michele Zagaria, noto esponente del clan dei casalesi, ha acquisito un nuovo significato nell’estate del 2025. Questa struttura, un tempo simbolo del potere mafioso, ha dato vita a “Campo LibHero“, un progetto innovativo che ha unito sport e legalità, offrendo una concreta opportunità di riscatto per la comunità locale.

Dettagli del progetto e della sua attuazione

Il progetto ha raggiunto il suo culmine il 6 settembre 2025, quando si è tenuta una grande festa di chiusura che ha celebrato la trasformazione di 4.300 metri quadrati di un ex parcheggio in un vivace hub sportivo e culturale. In un breve lasso di tempo, meno di venti giorni, sono stati creati spazi dedicati a ben 13 discipline sportive. Tra queste, si possono citare padel, pickleball, street basket, calcio 3vs3, beach volley, pattinaggio, sport da combattimento, golf, judo, lotta, karate, fitness e ginnastica. Questa iniziativa ha reso possibile per bambini e famiglie in difficoltà l’accesso gratuito a pratiche sportive, dimostrando che l’attività fisica deve essere accessibile a tutti, indipendentemente da condizioni economiche o sociali.

Collaborazione tra istituzioni e federazioni

La riuscita di “Campo LibHero” è frutto di una straordinaria sinergia tra istituzioni, enti e federazioni, coordinati da Sport e Salute. La coordinatrice regionale della Campania, Francesca Merenda, ha messo in evidenza l’importanza di queste collaborazioni: “Il nostro obiettivo principale è quello di coordinare e sviluppare attività per promuovere lo sport di base e favorire l’integrazione sociale. Ringraziamo tutte le federazioni e i loro presidenti, il cui contributo è stato fondamentale, così come quello dei tecnici e delle società sportive che hanno partecipato con entusiasmo.”

Un forte messaggio contro la criminalità

Questo progetto ha fornito non solo un’alternativa positiva per i giovani della zona, ma ha anche rappresentato un messaggio potente contro la criminalità. Dimostra che è possibile costruire un futuro migliore attraverso lo sport e la partecipazione comunitaria. “Campo LibHero” si è affermato come un esempio di come le risorse confiscate alla mafia possano essere riutilizzate per il bene della società, creando un ambiente sicuro e stimolante per le nuove generazioni.

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