In Friuli-Venezia Giulia, il numero degli alunni e degli studenti si aggira attorno a 130 mila. Stando ai dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale, le iscrizioni nelle scuole dell’infanzia ammontano a 11.862. Per quanto riguarda il primo ciclo della scuola paritaria, gli iscritti sono 38.376. Nelle scuole medie inferiori, si registrano 27.340 ragazzi e ragazze, mentre le scuole superiori accolgono poco più di 49 mila studenti. Inoltre, 3.850 bambini e ragazzi frequentano istituti con lingua d’insegnamento slovena.
La dottoressa Daniela Beltrame, alla guida dell’Ufficio scolastico regionale, ha reso noto che, prima dell’inizio dell’anno scolastico, sono stati nominati in ruolo 815 insegnanti, con una previsione di arrivare a 858 entro la fine dell’anno. Sono stati confermati anche 425 insegnanti supplenti per i posti di sostegno. Per quanto concerne il personale non docente, sono state autorizzate le assunzioni di 232 persone per varie funzioni.
Crollo demografico e le sue conseguenze
Il calo demografico in Italia ha un impatto significativo sulle classi scolastiche. Quest’anno, infatti, si prevede la formazione di 60 classi in meno a causa della continua diminuzione del numero di allievi. Paolo Sorzio, docente di pedagogia presso l’Università di Trieste, sottolinea che l’inverno demografico costringe le istituzioni scolastiche a cercare un equilibrio tra le necessità di risparmio economico e il miglioramento della qualità dell’insegnamento.
La riduzione del numero di bambini potrebbe, paradossalmente, offrire l’opportunità di favorire interazioni più positive tra insegnanti e alunni. Secondo il professor Sorzio, un miglioramento nell’insegnamento della lingua italiana rappresenta una strategia chiave per promuovere l’integrazione degli studenti stranieri. Questa situazione potrebbe portare a un ambiente di apprendimento più stimolante e inclusivo.
Iniziative per le scuole periferiche
La dottoressa Beltrame ha evidenziato che, nella regione, sono già attive 200 pluriclassi, una misura adottata per tutelare le scuole situate in aree più remote. Inoltre, il Ministero ha garantito che il calo demografico non comporterà necessariamente una riduzione del numero degli insegnanti. Questa affermazione è fondamentale per rassicurare le famiglie e gli educatori riguardo alla continuità dell’offerta formativa e alla presenza di personale qualificato nelle scuole, nonostante le sfide demografiche.
Con queste misure, il Friuli-Venezia Giulia si prepara ad affrontare le sfide del futuro, cercando di mantenere un alto standard educativo e garantendo l’inclusione di tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro provenienza.