Tumori della pelle: il melanoma si sviluppa in tre casi su quattro da nei recenti

Veronica Robinson

Settembre 8, 2025

La maggior parte dei melanomi non deriva da nei già esistenti, bensì da nuove lesioni e macchie cutanee. Con l’arrivo dell’estate, si tende a scoprire di più la pelle, rendendo questo periodo cruciale per monitorare eventuali cambiamenti, sia sulla propria pelle che su quella di amici e familiari. Il presidente della Fondazione Melanoma, Paolo Ascierto, invita a un approccio collaborativo nella prevenzione, sottolineando che avere più occhi attenti è sempre vantaggioso. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il parere di un dermatologo rimane insostituibile. Questa chiamata all’azione è stata lanciata in occasione della settima edizione di “We in Action”, un evento multidisciplinare che si svolge a Napoli e si concentra sulla prevenzione e sulle innovazioni nella lotta contro i tumori cutanei.

Il ruolo della prevenzione nella diagnosi precoce

Paolo Ascierto evidenzia l’importanza di considerare la prevenzione come un “gioco di squadra”. Durante l’estate, le ispezioni cutanee, effettuate con l’aiuto di amici o familiari, possono rivelarsi utili per controllare aree del corpo difficili da vedere, come il dorso o il cuoio capelluto. Anche i professionisti del settore, come barbieri e parrucchieri, possono contribuire a questa causa, offrendo un occhio esperto su zone che normalmente sfuggono all’attenzione.

Nuove lesioni e melanomi: i dati scientifici

Un’importante ricerca pubblicata sul Journal of American Academy of Dermatology ha messo in luce che i melanomi più pericolosi sono quelli che si sviluppano come nuove lesioni sulla pelle sana. Lo studio ha analizzato i risultati di 38 ricerche cliniche e oltre 20.000 casi di melanoma, rivelando che il 70% di questi tumori si origina da lesioni nuove piuttosto che da nei preesistenti. Ascierto spiega che meno di un terzo dei melanomi è associato a nei già esistenti, mentre la maggior parte si presenta come una nuova macchia pigmentata. Inoltre, i melanomi derivanti da nei preesistenti risultano generalmente più sottili e meno aggressivi.

Importanza della diagnosi precoce

Riconoscere il melanoma in fase iniziale aumenta significativamente le possibilità di guarigione. Paolo Ascierto sottolinea che, nonostante i progressi nel trattamento, anche nei casi avanzati grazie all’immunoterapia, una diagnosi tempestiva può raddoppiare le probabilità di sopravvivenza. Paragonando la situazione a una partita sportiva, Ascierto afferma che una preparazione adeguata per anticipare le mosse dell’avversario può fare la differenza nella vittoria. Tuttavia, è cruciale che, oltre al supporto di amici e familiari, si consulti un dermatologo. Solo un professionista può distinguere un neo innocuo da uno potenzialmente pericoloso. Così come in una squadra di calcio, ogni membro deve svolgere il proprio ruolo, dai ricercatori ai medici, fino ai pazienti, per sconfiggere efficacemente il melanoma.

×