Vaccini: la copertura tra gli adolescenti risulta al di sotto delle aspettative

Rosita Ponti

Settembre 9, 2025

Roma, 20 aprile 2025. La protezione degli adolescenti da malattie gravi e prevenibili attraverso la vaccinazione continua a rappresentare una sfida significativa per l’Italia. Durante l’incontro scientifico e istituzionale dal titolo “Fare prevenzione fra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione. Il futuro è nelle nostre mani”, tenutosi oggi presso la Sala Capranichetta di piazza Montecitorio, è emerso che la copertura vaccinale nel Paese è ancora insufficiente e disomogenea, in particolare per la meningite B e il Papilloma Virus (HPV). L’evento, organizzato da Aristea International con il supporto non condizionante di GSK e MSD, ha messo in luce la necessità di un intervento mirato.

Vaccinazione contro la meningite

Nel 2017, l’Italia ha integrato la vaccinazione contro la meningite da meningococco B nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) per i bambini. Tuttavia, secondo gli esperti, la copertura vaccinale nei più piccoli si attesta attorno all’80%, ben lontana dall’obiettivo ministeriale del 90%, con alcune regioni che non raggiungono nemmeno il 70%. La protezione, inoltre, tende a diminuire nel tempo. Per quanto riguarda gli adolescenti, il PNPV 2023-25 prevede solo la vaccinazione per i ceppi di meningococco ACWY, trascurando il sierotipo B, che è il più comune e pericoloso. Di conseguenza, non è prevista la vaccinazione per gli adolescenti che non hanno mai ricevuto il vaccino o per quelli già immunizzati in età pediatrica.

Rischi legati alla meningite

Il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della SIMIT e membro del Consiglio Superiore di Sanità, ha sottolineato la gravità della meningite da meningococco, la quale presenta una letalità compresa tra il 10 e il 20%. Il sierotipo B, in particolare, è il più diffuso in Italia e colpisce principalmente bambini e adolescenti. Il rischio di contagio è elevato a causa della presenza di molti soggetti asintomatici che possono trasmettere l’infezione.

Raccomandazioni per la vaccinazione

Dal 2018, il Calendario per la vita ha raccomandato la vaccinazione contro la meningite B per gli adolescenti che non erano stati vaccinati in precedenza. Nel 2025, questa indicazione è stata estesa anche a coloro che avevano già ricevuto il vaccino in età pediatrica, con l’obiettivo di garantire una continua protezione in una fascia d’età particolarmente vulnerabile.

L’importanza dei richiami

Il professor Andreoni ha evidenziato che, sebbene la vaccinazione nei primi mesi di vita sia efficace, la protezione tende a diminuire nel tempo. Per questo motivo, è fondamentale effettuare un richiamo in adolescenza per garantire una continua immunità, proteggere le famiglie e ridurre il carico sul sistema sanitario.

Situazione regionale e necessità di uniformità

Attualmente, solo 14 regioni offrono gratuitamente la vaccinazione agli adolescenti, ma con criteri differenti: alcune regioni la riservano solo ai naive, mentre altre includono anche i non naive, distinguendo tra chi è stato vaccinato sotto i due anni e chi tra i 2 e i 10. Questa frammentazione potrebbe compromettere l’equità di accesso e lasciare molti adolescenti scoperti. Gli esperti hanno quindi sottolineato l’urgenza di uniformare l’offerta vaccinale su scala nazionale.

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