Andreoni (Simit): stime di mortalità annuale per influenza tra 5 e 15 mila

Rosita Ponti

Settembre 10, 2025

Nel periodo in cui la sindrome influenzale si diffonde in Italia, si stima che ogni anno si registri un eccesso di mortalità compreso tra 5.000 e 15.000 decessi. Questi dati, secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), evidenziano un numero considerevole di morti che potrebbero essere evitati attraverso la vaccinazione. Le sue affermazioni sono emerse durante il convegno intitolato “Il valore etico e sociale della vaccinazione dalla A alla Z”, tenutosi presso il Ministero della Salute.

Il ruolo dell’antiscienza

Andreoni ha sottolineato che attualmente l’antiscienza sembra prevalere sulla scienza, poiché molte informazioni circolanti non sono verificate e mancano di fondamento. Ha aggiunto che è facile dimostrare l’efficacia dei vaccini, evidenziando come malattie come tetano, difterite, morbillo ed epatite B siano state quasi eradicate grazie alle campagne di immunizzazione. I vaccini, ha affermato, rappresentano strumenti indispensabili per la salute pubblica, e si stima che negli ultimi cinquant’anni abbiano salvato oltre 150 milioni di vite a livello globale.

La necessità di una corretta informazione

La questione della perplessità verso i vaccini è complessa e difficile da spiegare, soprattutto alla luce delle evidenze statistiche e scientifiche che ne attestano l’importanza. Durante il convegno, il dottor Andreoni ha invitato a riflettere sull’importanza di una corretta informazione e sulla necessità di contrastare le notizie false che alimentano il timore e la sfiducia nei confronti delle vaccinazioni. La salute pubblica, ha concluso, dipende anche dalla capacità di comunicare in modo chiaro e preciso i benefici delle immunizzazioni.

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