Francia: Macron designa Sébastien Lecornu come nuovo primo ministro

Veronica Robinson

Settembre 10, 2025

Il presidente francese Emmanuel Macron ha ufficializzato la nomina di Sébastien Lecornu come nuovo primo ministro, un’importante decisione che arriva il 2 gennaio 2025, dopo la caduta del governo Bayrou e in un contesto di crescente tensione sociale. Lecornu, un fedele alleato di Macron e figura di spicco della destra, assume il ruolo di settimo premier sotto la presidenza di Macron e il quinto dall’inizio del suo secondo mandato quinquennale nel 2022.

Situazione politica in Francia

La situazione politica in Francia ha raggiunto un punto critico, con la crisi attuale che si è aggravata dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale nel giugno 2024, un evento senza precedenti nella storia della Quinta Repubblica. Con la nomina di Lecornu, il presidente Macron ha espresso l’intenzione di stabilizzare il governo e affrontare le sfide imminenti.

Dialogo con le forze politiche

In un comunicato ufficiale dell’Eliseo, Macron ha incaricato Lecornu di iniziare un dialogo con le forze politiche rappresentate in Parlamento, con l’obiettivo di approvare il bilancio e raggiungere accordi fondamentali per le decisioni future. Il nuovo primo ministro, che entrerà in carica a mezzogiorno, avrà il compito di formare un nuovo governo a seguito di queste consultazioni.

Esperienza politica di Lecornu

Lecornu, 39 anni, vanta un’esperienza politica significativa, avendo ricoperto ruoli di responsabilità dal 2017, incluso quello di ministro della Difesa in un periodo critico, coincidente con l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. La sua nomina non è stata una sorpresa: lo scorso dicembre, era stato considerato uno dei candidati favoriti per il ruolo di premier, prima che Macron optasse per il centrista François Bayrou.

Clima di protesta in aumento

In parallelo, il clima di protesta sta crescendo in tutto il Paese. Il movimento “Blocca tutto”, emerso quest’estate sui social media e sostenuto da alcuni sindacati e dalla sinistra radicale, chiede una paralisi delle attività nazionali. Per far fronte a questa ondata di manifestazioni, circa 80.000 agenti di polizia e gendarmi saranno dispiegati in diverse città francesi, mentre l’Autorità per l’aviazione civile ha previsto possibili disagi e ritardi in tutti gli aeroporti. La tensione è palpabile e il nuovo governo di Lecornu dovrà affrontare non solo le sfide politiche interne, ma anche le aspettative di una popolazione sempre più mobilitata.

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