Sasha e Liudmyla emozionano l’Eurocamera: il giovane rapito dai russi e la nonna a Strasburgo

Veronica Robinson

Settembre 10, 2025

La commovente vicenda di un ragazzo ucraino e di sua nonna ha catturato l’attenzione dell’Aula di Strasburgo, durante il discorso della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, avvenuto il 13 settembre 2025. In questa occasione, Sasha, undicenne, e la nonna Liudmyla sono stati accolti come ospiti d’onore, mentre von der Leyen ha condiviso la loro storia, simbolo di speranza e resilienza.

La storia di Sasha e Liudmyla

Sasha, che all’epoca dell’invasione russa di Mariupol era ancora un bambino, fu separato dalla madre durante un tentativo di fuga. La sua vita cambiò drasticamente quando venne trasferito in territorio russo, dove gli furono assegnati un nuovo nome e nuovi documenti. Nonostante le difficoltà, il giovane riuscì a contattare la nonna, Liudmyla, in Ucraina, implorandola di riportarlo a casa. Questo momento cruciale ha segnato l’inizio di un lungo e difficile viaggio per la nonna, che ha attraversato vari Paesi con l’aiuto del governo ucraino.

Il coraggio di Liudmyla

La presidente von der Leyen ha descritto il coraggio di Liudmyla, sottolineando l’importanza della sua determinazione nel ricongiungersi con il nipote. “Voglio ringraziare Sasha e Liudmyla per avermi permesso di condividere la loro storia. Sono onorata che siano qui con noi oggi”, ha affermato la presidente, ricevendo un caloroso applauso dall’Aula, che si è alzata in piedi per rendere omaggio ai due ospiti.

Una luce di speranza

Questa testimonianza toccante ha messo in luce non solo le sfide affrontate da Sasha e Liudmyla, ma anche il sostegno e l’unità che possono emergere anche nei momenti più bui. La storia del giovane e della nonna rappresenta una luce di speranza in un contesto di conflitto e sofferenza, evidenziando l’importanza della solidarietà e dell’impegno collettivo per il bene dei più vulnerabili.

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