La situazione in Ucraina continua a essere critica, giunta al 1295° giorno di conflitto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito l’importanza di nuove sanzioni contro la Russia, sottolineando che senza di esse non ci saranno progressi nei negoziati per porre fine alla guerra. Nel frattempo, la Germania ha iniziato a inviare a Kiev i primi lanciatori di missili, parte del supporto militare promesso.
Attività militari nello spazio aereo polacco
Nelle ultime ore, le forze aeree polacche sono state mobilitate per proteggere il proprio spazio aereo a seguito di attacchi aerei russi contro l’Ucraina. Le forze armate polacche hanno confermato che droni russi hanno attraversato il confine, minacciando la città di Zamosc. Questa escalation ha destato preoccupazione tra i vertici militari polacchi, i quali hanno attivato i sistemi di difesa per garantire la sicurezza del territorio nazionale. La situazione è monitorata costantemente, con un aumento della vigilanza nei settori più sensibili del confine.
Consegna dei lanciatori Patriot all’Ucraina
Il 10 settembre 2025, il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha annunciato la consegna dei primi lanciatori per i sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina. Questo avvenimento è stato comunicato durante una riunione del Gruppo di Contatto per l’Ucraina tenutasi a Londra. Pistorius ha anche rivelato che la Germania prevede di intensificare il supporto all’industria della difesa ucraina, stipulando contratti per un valore di 300 milioni di euro per l’approvvigionamento di droni a lungo raggio. Questa mossa rappresenta un passo significativo nel rafforzamento delle capacità difensive di Kiev.
Trump e la crisi ucraina
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che è determinato a risolvere la crisi in Ucraina, nonostante le tensioni tra il presidente russo Vladimir Putin e Zelensky. In un’intervista rilasciata a 77 WABC Radio, Trump ha descritto la situazione come complessa, affermando: “Pensavo che sarebbe stata la più facile, e invece non si è rivelata tale, ma riusciremo a risolverla”. Queste dichiarazioni evidenziano il continuo impegno degli Stati Uniti nel cercare di mediare tra le parti coinvolte nel conflitto.
Nuove sanzioni proposte da Berlino e Parigi
Secondo un documento di posizione ottenuto dalla Dpa, Germania e Francia stanno proponendo un nuovo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia, mirato principalmente al settore energetico. Le sanzioni colpirebbero aziende come Lukoil e altre società legate all’industria petrolifera russa. Si prevede che il nuovo pacchetto includa misure punitive anche nei settori automobilistico, dell’aviazione civile e dell’ingegneria, con l’obiettivo di aumentare la pressione economica sulla Russia. Gli Stati membri dell’Unione Europea stanno attualmente lavorando al 19° pacchetto di sanzioni.
Bilancio delle vittime a Yarova
Il presidente Zelensky ha comunicato che il bilancio delle vittime dell’attacco russo sul villaggio di Yarova, nella regione di Donetsk, è salito a 24 morti. In un post su Telegram, ha sottolineato che l’attacco ha colpito cittadini innocenti e ha criticato la mancanza di una risposta adeguata da parte della comunità internazionale. “I russi continuano a uccidere ed è terrificante che non ci sia ancora una risposta sufficientemente forte da parte degli attori globali”, ha affermato Zelensky, evidenziando l’urgenza di nuove sanzioni per fermare la violenza.