Tumori, Foce: “Preoccupante il 50% dei pazienti cronici non segue le terapie”

Rosita Ponti

Settembre 10, 2025

Il 10 settembre 2025, si è svolto a Roma il convegno nazionale focalizzato sull’aderenza terapeutica nei pazienti con malattie croniche e oncologiche. L’evento, organizzato dalla Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi (Foce), ha messo in evidenza un dato allarmante: il 40% dei pazienti oncologici non rispetta le indicazioni terapeutiche fornite dai medici. Questo fenomeno solleva preoccupazioni significative, poiché una scarsa aderenza può compromettere non solo la salute dei pazienti, ma anche l’efficienza del sistema sanitario nel suo complesso.

La gravità del problema dell’aderenza terapeutica

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) definisce l’aderenza alle terapie farmacologiche come il grado in cui un paziente segue le prescrizioni mediche. A livello globale, la mancata aderenza alle terapie per le malattie croniche è preoccupante, toccando il 50%. Questo non è solo un problema di salute pubblica, ma anche un onere economico, con costi che in Europa superano i 125 miliardi di euro all’anno, a causa di ricoveri e cure aggiuntive necessarie. In Italia, la situazione è altrettanto critica: si stima che la scarsa aderenza costi circa 16 miliardi di euro in spese dirette e ulteriori 5 miliardi in costi indiretti.

Particolarmente nel campo dell’oncologia, il problema si fa più complesso. I trattamenti possono essere intricati e gli effetti collaterali spesso dissuadono i pazienti dall’aderire alle terapie. Durante il convegno, diversi esperti hanno sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare, che coinvolga vari professionisti della salute per sviluppare strategie efficaci di comunicazione e supporto ai pazienti.

Le opinioni degli esperti

Francesco Cognetti, presidente di Foce, ha evidenziato che il cancro al colon-retto è tra le forme tumorali più diffuse in Italia, con oltre 48.000 nuovi casi ogni anno. Il tasso di non aderenza alle terapie per questa malattia supera il 40%, influenzato da molteplici fattori clinici, psicologici e sociali. Sebbene siano disponibili farmaci orali efficaci, è fondamentale che i pazienti seguano le indicazioni degli specialisti per migliorare le loro prospettive di sopravvivenza.

Graziano Onder, direttore scientifico della Società europea di geriatria, ha aggiunto che l’Italia, con oltre 14 milioni di persone over 65, sta affrontando una crescente incidenza di malattie croniche. La corretta assunzione delle terapie è cruciale per garantire una migliore qualità della vita per i pazienti anziani, che sono spesso vulnerabili a patologie gravi.

Complicanze del diabete e comunicazione efficace

Dario Manfellotto, presidente della Fondazione Fadoi, ha messo in luce come il diabete sia una delle malattie croniche più diffuse tra gli anziani in Italia, con oltre 4 milioni di persone affette. Le complicanze associate, come quelle cardiovascolari e renali, interessano quasi la metà dei pazienti e potrebbero essere prevenute attraverso una maggiore aderenza alle terapie.

Cognetti ha sottolineato che le ragioni della scarsa aderenza sono molteplici. I pazienti possono dimenticare di assumere i farmaci o temere effetti collaterali. È essenziale che i medici forniscano informazioni chiare e coinvolgano i pazienti nelle decisioni riguardanti le loro terapie, creando così un’alleanza terapeutica che consideri le esigenze individuali e il contributo delle diverse figure professionali nel percorso di cura.

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