Esperti avvertono: l’intelligenza artificiale offre cure più precoci ma solleva dilemmi etici

Rosita Ponti

Settembre 11, 2025

La recente evoluzione dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore medico sta aprendo la strada a trattamenti sempre più specifici e tempestivi per patologie come il diabete, le malattie cardiache e quelle respiratorie. Tuttavia, questa innovazione porta con sé anche importanti questioni etiche e normative, in particolare riguardo alla privacy dei dati. A Roma, nel mese di marzo 2025, si è tenuto un convegno organizzato dalla Fondazione Menarini in collaborazione con l’Ospedale Isola Tiberina, il College of Medicine dell’Università della Florida Centrale, Sovaris AI e la Foundation for Gender-specific Medicine, per discutere di queste tematiche.

La privacy dei dati e le sfide etiche

Stefano Del Prato, presidente della Fondazione Menarini, ha sottolineato come la protezione delle informazioni personali sia una priorità fondamentale. Gli algoritmi di intelligenza artificiale necessitano di un gran volume di dati sanitari per operare in modo efficace, il che solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla riservatezza delle informazioni dei pazienti. Inoltre, il convegno ha messo in evidenza la necessità di riflettere sull’autonomia decisionale e sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari. Gli esperti concordano sul fatto che l’IA non sostituirà i medici, ma piuttosto metterà in evidenza coloro che sapranno sfruttare le sue potenzialità, distinguendoli da chi non sarà in grado di adattarsi a queste nuove tecnologie. Del Prato ha osservato che l’IA non è limitata a una singola disciplina, ma si estende a tutte le aree della medicina, dalla cardiologia alla diabetologia, fino alla pneumologia. Inoltre, l’IA sta aprendo nuove prospettive, come la creazione di gemelli digitali, simulazioni di interventi complessi e sistemi predittivi per gestire epidemie e pandemie, oltre allo sviluppo di robot chirurgici autonomi.

L’IA nella diagnosi e gestione delle patologie

L’applicazione dell’IA ha già avuto un impatto significativo in vari campi della medicina. Nella lotta contro le malattie cardiovascolari, l’IA è diventata uno strumento cruciale per la diagnosi e lo screening, trasformando radicalmente la cardiologia. Essa è particolarmente utile nella stratificazione prognostica, permettendo di identificare i pazienti a maggior rischio di complicanze future.

Innovazioni nel trattamento del diabete e nelle malattie respiratorie

Nel settore del diabete, le innovazioni basate sull’IA stanno portando a risultati concreti. Negli Stati Uniti, si sta testando una tecnologia in grado di rilevare cambiamenti precoci nella secrezione di insulina fino a dieci anni prima della manifestazione del diabete di tipo 1. Questa tecnologia permette anche di identificare, in un arco di circa 24 mesi, i pazienti che potrebbero progredire verso la malattia. Per quanto riguarda la pneumologia, l’IA si sta affermando come uno strumento essenziale sia per la diagnosi precoce che per il trattamento delle malattie respiratorie. Essa analizza i suoni respiratori, contribuendo così alla diagnosi di patologie che si sviluppano in età pediatrica, come la fibrosi cistica, e malattie croniche negli adulti, come la BPCO e il cancro ai polmoni.

Le prospettive future dell’IA in medicina sono promettenti, ma richiedono un attento esame delle implicazioni etiche e della gestione dei dati.

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