La commissione parlamentare di inchiesta su TikTok in Francia ha suggerito di vietare l’accesso alla piattaforma social per i minori di 15 anni, evidenziando il rischio di una “trappola algoritmica” che potrebbe danneggiare la salute mentale dei giovani. Questo avvertimento deriva dalla considerazione che TikTok rappresenta “uno dei peggiori social network” per i ragazzi, descritto come illegale, recidivo e fonte di contenuti tossici che generano dipendenza. Queste affermazioni emergono dal rapporto stilato dalla commissione di Parigi, che ha analizzato gli effetti psicologici di TikTok sui minori.
Le raccomandazioni della commissione
Tra le proposte avanzate dai parlamentari figura l’implementazione di un “coprifuoco digitale” per l’uso dei social media, che prevederebbe la sospensione dell’accesso dalle 22:00 alle 8:00 per gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Inoltre, si prevede l’avvio di una vasta campagna informativa sui rischi legati all’utilizzo di queste piattaforme e l’istituzione di un “reato di negligenza digitale” per i genitori. La relatrice Laure Miller, del partito Ensemble pour la République, ha redatto un rapporto incisivo dopo aver consultato 178 esperti, stakeholder e testimoni, raccogliendo oltre 30.000 risposte da una consultazione pubblica. Miller ha dichiarato a Le Monde che “questa è un’azienda che non si preoccupa della salute mentale dei nostri giovani”.
Critiche alla piattaforma
Miller ha evidenziato che, sebbene TikTok affermi di dare importanza alla salute mentale, non sta adottando le misure necessarie per proteggere i suoi utenti più giovani. Nella prefazione del rapporto, il presidente della commissione, Arthur Delaporte, ha confermato la gravità della situazione, affermando che “il verdetto è chiaro: questa piattaforma espone consapevolmente i nostri figli a contenuti tossici, pericolosi e che creano dipendenza”. La commissione ha messo in luce l’urgenza di affrontare questi problemi, sottolineando la necessità di un intervento legislativo per garantire la sicurezza dei giovani utenti in un ambiente digitale sempre più complesso e influente.