La Cappella Sistina, celebre per i suoi affreschi di Michelangelo e per essere il luogo del conclave, sta affrontando una crescente pressione a causa dell’afflusso massiccio di turisti e fedeli. A partire dall’inizio del 2025, Roma ha visto arrivare circa 20.000 visitatori al giorno, con una stima di ben 7 milioni di persone che si prevede giungeranno nella capitale durante l’anno giubilare. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla conservazione di questo patrimonio artistico.
Opinioni sul tema
Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani, ha espresso la sua opinione sul tema durante un intervento nel programma “Zona Bianca”. Guerri ha sottolineato che la responsabilità non ricade sui turisti, i quali hanno bisogno di respirare e generare calore corporeo, ma piuttosto sull’elevato numero di visitatori che sta mettendo a rischio la conservazione degli affreschi. La necessità di un intervento di restauro si fa sempre più urgente, considerando l’impatto dell’overtourism sulla Cappella Sistina.
Minacce alla bellezza
La Cappella Sistina è un simbolo della cultura e della storia italiana, ma la sua bellezza e integrità sono minacciate da questo afflusso senza precedenti. Gli esperti avvertono che l’umidità e il calore generati dai visitatori possono danneggiare irreparabilmente le opere d’arte. La situazione richiede un’attenzione immediata e misure adeguate per garantire che questo tesoro artistico possa essere preservato per le generazioni future.
Strategie per la gestione
Pertanto, è fondamentale che le autorità competenti considerino strategie efficaci per gestire il flusso di turisti e proteggere la Cappella Sistina. Un approccio bilanciato potrebbe includere l’implementazione di limiti di accesso e la promozione di visite guidate in orari meno affollati. Solo così sarà possibile salvaguardare la Cappella Sistina e il suo inestimabile patrimonio artistico.