Il personal branding viene inserito nel paniere Istat: l’importanza dell’immagine personale

Veronica Robinson

Settembre 11, 2025

Il panorama del lavoro in Italia sta subendo una trasformazione significativa nel 2025, con un crescente focus sul personal branding. Professionisti, freelance e giovani stanno investendo in attività che un tempo sembravano superflue, come shooting fotografici, corsi di public speaking, gestione dei social media e micro-campagne pubblicitarie. Questi costi, ora considerati essenziali, si sono integrati nel bilancio individuale, affiancandosi a spese per formazione e tecnologia.

Dati sull’adozione del personal branding

Secondo i dati forniti dallISTAT nel 2025, si stima che oltre il 27,5% degli italiani attivi online ha partecipato a corsi di formazione digitale. Inoltre, quasi la metà della popolazione (46,8%) ha effettuato acquisti online nell’ultimo anno, un dato che segna un notevole aumento rispetto al 2023. La creator economy in Italia ha raggiunto un valore di oltre 4 miliardi di euro, creando più di 18.000 posti di lavoro. Negli Stati Uniti, il fenomeno è altrettanto evidente, con due giovani della Generazione Z su tre che considerano fondamentale possedere un personal brand.

Il ruolo dei social network nel personal branding

Gianluca Lo Stimolo, esperto di personal branding e autore del libro “Nomea – Il codice della fama” pubblicato da Mondadori, sottolinea come questa tendenza sia emersa con la diffusione dei social network, che hanno democratizzato la possibilità di esprimersi e promuoversi. Lo Stimolo evidenzia che la crescente competizione in vari settori ha reso la reputazione un elemento chiave per distinguersi.

Le nuove spese nel personal branding

Le spese legate al personal branding si sono ampliate, comprendendo attività come shooting fotografici e video professionali, corsi di public e video speaking, gestione e sponsorizzazione dei profili social, oltre a percorsi di coaching e sviluppo delle soft skills. Questo fenomeno si inserisce in un mercato globale della crescita personale che supera i 48 miliardi di dollari. Lo Stimolo avverte che l’intelligenza artificiale sta portando a una standardizzazione dei contenuti, il che rende ancora più cruciale la creazione di un brand personale distintivo e autentico.

In aggiunta, si prevede che i microinserzionisti che investiranno nella loro autorevolezza possano contribuire a una rinascita dei media tradizionali, riportandoli a essere spazi di credibilità e visibilità qualificata.

Il personal branding come investimento strategico

Lo Stimolo conclude affermando che il personal branding non è più considerato un lusso, ma un investimento strategico pianificato. Sempre più italiani stanno trattando la propria immagine come un asset, analizzando il ritorno in termini di opportunità professionali e relazionali. Questo cambiamento di mentalità riflette un’evoluzione nelle dinamiche lavorative e sociali del paese, dove la costruzione di un brand personale forte è diventata una priorità per il successo professionale.

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