Con un gesto di **solidarietà**, il nuovo anno scolastico è iniziato il 11 settembre 2025 in **Piemonte**, **Veneto**, **Valle D’Aosta** e nella provincia autonoma di **Trento**, caratterizzato da un **minuto di silenzio** dedicato alla **popolazione di Gaza**. L’iniziativa è stata promossa dalla rete informale “Scuola per la pace **Torino** e **Piemonte**”, e ha visto la partecipazione attiva di numerosi **istituti scolastici**, dove **studenti** e **docenti** hanno voluto esprimere la loro vicinanza a chi sta affrontando una **crisi umanitaria** in corso da mesi, segnata da incessanti **bombardamenti**.
Il minuto di silenzio nelle scuole
In diverse **scuole**, il **minuto di silenzio** è stato rispettato immediatamente dopo l’ingresso in aula, mentre in altre è stato organizzato nel corso della mattinata. Anche i **genitori** hanno partecipato a questo momento di **riflessione**, dimostrando un forte senso di **comunità** e **solidarietà**. Questo gesto ha rappresentato non solo un tributo alle **vittime**, ma anche un invito a non rimanere in **silenzio** di fronte alle **violenze** che colpiscono numerosi **innocenti** in diverse parti del mondo.
Le reazioni istituzionali
Il presidente della **Regione Piemonte**, **Alberto Cirio**, ha partecipato all’inaugurazione dell’anno scolastico presso il **Convitto Umberto I** di **Torino**, sottolineando l’importanza del **minuto di silenzio**. “Quel silenzio deve ricordarci che non possiamo più rimanere in silenzio, perché ciò che accade non è accettabile”, ha affermato **Cirio**. Tuttavia, l’**Unione delle Comunità Ebraiche Italiane** ha lanciato un appello a **famiglie**, **dirigenti** e **studenti**, evidenziando la necessità di ricordare anche le **vittime israeliane**, in particolare i **bambini** che hanno subito **traumi** a causa del **conflitto**. L’organizzazione ha messo in evidenza la **complessità** della situazione, richiamando l’attenzione sugli eventi che hanno portato all’**escalation** del conflitto, come l’**attacco terroristico** del 7 ottobre 2023.
Le parole del ministro dell’istruzione
Il **ministro dell’istruzione**, **Giuseppe Valditara**, ha apprezzato l’iniziativa delle **scuole**, sottolineando l’importanza di commemorare tutte le **giovani vittime** di **conflitti** nel mondo. “È positivo che le scuole, con la loro **autonomia**, abbiano deciso di dedicare un momento a tutte le vittime, in particolare i **bambini** e i **giovani** che perdono la vita in diverse zone di **guerra**”, ha dichiarato **Valditara**, ribadendo che la **pace** è un valore fondamentale della nostra **civiltà**. La sua posizione ha ricevuto supporto da parte della **Uil Scuola**, che ha elogiato le sue parole.
Solidarietà anche in altri contesti
Il gesto di **solidarietà** ha trovato eco anche in altre **realtà scolastiche**, come nel collegio **docenti** di una **scuola aquilana**. Qui, il **preside**, indossando una t-shirt con la **bandiera palestinese**, ha avviato un confronto con i **docenti** riguardo all’attualità del **conflitto** e alla posizione di **Israele**, invitando il personale a firmare un appello della **comunità docente** per **Gaza**. Questo ulteriore segno di partecipazione evidenzia come il tema della **pace** e della **solidarietà** stia diventando sempre più centrale nelle discussioni scolastiche, riflettendo un desiderio collettivo di maggiore **consapevolezza** e **impegno** verso le **problematiche globali**.