Il direttore di una nota onlus ha fornito un supporto decisivo alle indagini condotte dalle forze dell’ordine in merito a un caso di violenza sessuale avvenuto a Roma. Secondo quanto dichiarato dalla procuratrice, il responsabile della onlus ha collaborato in modo attivo e costruttivo con gli investigatori, permettendo loro di accedere alla struttura e di raccogliere importanti prove.
Dettagli sull’interrogatorio
Durante l’interrogatorio, la procuratrice ha sottolineato come il direttore abbia facilitato il prelievo di tamponi genetici dagli ospiti e abbia messo a disposizione le registrazioni delle telecamere di sorveglianza. Queste informazioni si sono rivelate fondamentali per l’identificazione del sospettato, attualmente fermato dalle autorità . La procuratrice ha affermato che gli elementi raccolti fino a questo momento sono sufficienti per considerare il fermato come il probabile responsabile dell’aggressione.
Reati contestati e impatto delle indagini
I reati contestati comprendono la violenza sessuale aggravata, in particolare per le circostanze di tempo e luogo che hanno caratterizzato l’episodio, e le lesioni subite dalla vittima, una giovane di 18 anni. La gravità della situazione ha spinto le autorità a intensificare le indagini, al fine di garantire giustizia e protezione alle vittime di simili atti. La collaborazione della onlus rappresenta un esempio di come le organizzazioni del terzo settore possano giocare un ruolo cruciale nel contrasto alla violenza e nel supporto alle vittime.