Un velivolo militare italiano ha preso parte a un’operazione di sorveglianza nei cieli polacchi, in risposta a quella che il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha definito “la più grave violazione dello spazio aereo europeo dall’inizio della guerra”. La notte del 10 settembre 2025, una ventina di droni russi hanno sconfinato nel territorio polacco, portando all’intervento del Gulfstream G550-CAEW della task force italiana 32nd Wing – Baltic Eagle III, decollato dalla base di Amari, in Estonia. La premier Giorgia Meloni ha espresso “piena solidarietà alla Polonia” per questa inaccettabile violazione, sottolineando l’importanza della difesa collettiva all’interno dell’alleanza atlantica.
Il ruolo della task force italiana
I militari italiani, operanti dalla base di Amari, sono impegnati nella missione di NATO Air Policing, volta a garantire la sicurezza dello spazio aereo dell’alleanza. La task force 32nd Wing – Baltic Eagle III è responsabile del pattugliamento e dell’intercettazione aerea nel Baltico, coordinandosi con il Combined Air Operations Centre di Uedem, in Germania. Dallo scorso 1 agosto, il personale altamente specializzato dell’Esercito e dell’Aeronautica ha assunto la sorveglianza dell’area, rispondendo a potenziali minacce come quella rappresentata dai droni russi.
Per contrastare l’intrusione, sono stati mobilitati anche caccia polacchi e olandesi, mentre il Gulfstream G550 ha fornito la cosiddetta “situational awareness”, fondamentale per rilevare tempestivamente segnali di pericolo. Grazie al radar a scansione elettronica di cui è dotato, l’aereo italiano è in grado di monitorare in tempo reale tutto ciò che accade nell’area, coprendo un raggio di centinaia di chilometri.
Strategie di difesa e dichiarazioni ufficiali
Il ministro Crosetto ha evidenziato che l’intervento del velivolo da ricognizione è parte di un contingente dell’alleanza atlantica, il cui impiego è stato deciso dalla NATO e non autonomamente dal governo italiano. Il Gulfstream effettua missioni ogni sera sul fronte orientale, e durante l’incursione russa, ha decollato dalla base estone alle 00.47, spegnendo il trasponder per evitare di essere tracciato. È riapparso sui radar alle 7.54, mentre tornava verso Amari, dove sono schierati anche quattro caccia F35 e batterie missilistiche Samp/T.
Crosetto ha definito l’azione russa come un “attacco deliberato” con l’intento di provocare e testare la reazione della NATO. Secondo il ministro, Mosca sta alimentando un’escalation pericolosa, dimostrando di non essere interessata a una tregua o a una pace duratura. Dall’inizio del conflitto in Ucraina, ci sono stati diversi episodi di tensione nei cieli baltici, ma la violazione attuale rappresenta un salto di qualità , coinvolgendo non solo la Polonia, ma l’intera alleanza atlantica.
Il ministro ha ribadito che la solidarietà tra gli alleati deve essere totale, come previsto dagli impegni assunti dai vari governi italiani nel corso degli anni, e ha sottolineato la necessità di una reazione decisa nel caso fosse necessario. La situazione nei cieli del Baltico continua a essere monitorata con attenzione, mentre i militari italiani rimangono pronti a rispondere a qualsiasi minaccia.