Venezia, 10 settembre 2025 – Un’importante iniziativa è stata avviata per sensibilizzare le istituzioni e gli operatori sanitari riguardo all’urgenza di garantire un accesso rapido alla vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) per i pazienti immunocompromessi e quelli affetti da BPCO, entrambi ad alto rischio di contrarre infezioni opportunistiche. Motore Sanità, con il supporto incondizionato di GSK, ha organizzato il Tavolo di lavoro “Strategie regionali di prevenzione dal virus respiratorio sinciziale”, coinvolgendo le regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, che sono da sempre considerate un modello per le buone pratiche vaccinali.
Il virus respiratorio sinciziale e i suoi rischi
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è riconosciuto come una delle principali cause di infezioni respiratorie, colpendo in particolare bambini, anziani e soggetti fragili con comorbidità. È fondamentale individuare un target di popolazione prioritario e avviare una campagna di vaccinazione mirata. Nonostante le evidenze scientifiche dimostrino che la vaccinazione contro l’RSV possa ridurre significativamente il rischio di complicazioni gravi, come quelle che interessano i pazienti con BPCO e immunocompromessi, l’implementazione della campagna vaccinale in Italia rimane limitata. Molte regioni sono attualmente in attesa di direttive dal Ministero della Salute per procedere.
La necessità di una vaccinazione efficace è accentuata dalla vulnerabilità di queste popolazioni. Le infezioni da RSV possono portare a gravi complicazioni respiratorie, rendendo la vaccinazione una misura preventiva cruciale. La mancanza di una campagna vaccinale ben strutturata potrebbe esporre i pazienti a rischi significativi, aggravando la loro condizione di salute e aumentando il carico sugli ospedali.
Strategie di prevenzione e importanza della vaccinazione
La gestione clinica dei pazienti con BPCO si concentra sulla prevenzione delle riacutizzazioni, che possono portare a crisi respiratorie severe e a un aumento della mortalità. Claudio Micheletto, Direttore UOC Pneumologia presso l’AOU di Verona e Presidente AIPO, ha sottolineato l’importanza della vaccinazione come strumento fondamentale di prevenzione. Le riacutizzazioni, spesso causate da virus e batteri, possono compromettere la funzionalità respiratoria dei pazienti. Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano fortemente la vaccinazione, che include non solo i vaccini antiinfluenzali e antipneumococcici, ma anche quello contro l’herpes zoster e, più recentemente, contro il virus respiratorio sinciziale.
L’inserimento del vaccino RSV nei protocolli di trattamento per i pazienti vulnerabili è essenziale. L’educazione di medici, infermieri e caregiver è cruciale per garantire una copertura vaccinale omogenea e tempestiva. Questo impegno ha il potenziale di migliorare significativamente la qualità della vita di molte persone e di alleggerire il carico sui servizi sanitari.
Un invito alla vaccinazione per i pazienti fragili
Anna Maria Cattelan, Direttore UOC Malattie Infettive presso l’AOU di Padova, ha evidenziato che la vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale rappresenta una barriera vitale per i pazienti fragili, come neonati, anziani e soggetti immunodepressi. Un’infezione da RSV in queste persone può rapidamente evolvere in broncopolmonite o bronchiolite, portando a ricoveri prolungati e complicanze gravi. La disponibilità del vaccino per l’RSV offre un’opportunità significativa per proteggere i gruppi più vulnerabili.
Cattelan ha sottolineato l’importanza di integrare il vaccino nei percorsi assistenziali per garantire una protezione adeguata. L’istruzione e la formazione del personale sanitario sono essenziali per raggiungere questo obiettivo, contribuendo a salvaguardare la salute dei pazienti e a ridurre il carico sui sistemi ospedalieri.