La Commissione Europea ha ufficialmente accolto gli impegni proposti da Microsoft, il gigante tecnologico statunitense, per affrontare le preoccupazioni relative all’integrazione di Teams nelle suite aziendali Office 365 e Microsoft 365. Questa decisione, annunciata il 15 gennaio 2025, segna un passo significativo verso una maggiore concorrenza nel settore della collaborazione digitale.
Microsoft ha accettato di offrire versioni delle sue suite senza Teams a un prezzo ridotto, garantendo la portabilità dei dati e l’interoperabilità con i prodotti dei concorrenti. La vicepresidente della Commissione, Teresa Ribera, ha commentato che “con questa decisione si apre la concorrenza in un mercato cruciale e le imprese potranno scegliere liberamente gli strumenti di collaborazione più adatti”.
Impegni a lungo termine
Gli impegni assunti da Microsoft saranno vincolanti per un periodo di sette anni, mentre quelli riguardanti l’interoperabilità e la portabilità dei dati si estenderanno per dieci anni. Un trustee indipendente sarà responsabile della supervisione dell’attuazione di questi impegni, mediando eventuali controversie con i concorrenti e riferendo regolarmente alla Commissione Europea. In caso di violazioni, Bruxelles ha il potere di infliggere multe fino al 10% del fatturato annuo globale di Microsoft o sanzioni giornaliere pari al 5% del giro d’affari.
Questa intesa pone fine a due procedimenti avviati a seguito delle denunce presentate da Slack, ora parte di Salesforce, e dalla società tedesca Alfaview, che hanno ritirato le loro denunce dopo la decisione della Commissione.
Abuso di posizione dominante
La Commissione Europea aveva accusato Microsoft di abuso di posizione dominante, in quanto l’integrazione di Teams nelle proprie suite aziendali era considerata contraria all’articolo 102 del Trattato Ue. Già nel 2023, l’esecutivo europeo aveva avviato un’indagine formale, concludendo che l’inclusione automatica di Teams conferiva alla piattaforma un vantaggio sleale, ostacolando la concorrenza nel mercato.
Ribera ha sottolineato l’importanza degli strumenti di videoconferenza e collaborazione per le organizzazioni di tutte le dimensioni, specialmente nel periodo successivo alla pandemia. “Con la decisione di oggi rendiamo vincolanti per sette anni o più gli impegni di Microsoft, ponendo fine a pratiche di abbinamento che impedivano ai rivali di competere efficacemente con Teams“, ha aggiunto.
Sorveglianza e applicazione delle norme
La Commissione ha chiarito che gli impegni assunti da Microsoft si applicheranno in tutto lo Spazio Economico Europeo, ma la società ha scelto di estendere l’allineamento dei pacchetti e dei prezzi anche a livello globale. Bruxelles ha evidenziato che la sorveglianza rimarrà attenta: qualora Microsoft non rispettasse gli obblighi assunti, l’Antitrust Ue potrà intervenire con misure rapide e sanzioni adeguate.