Omicidio di Marco Mameli a Bari Sardo: un arresto nella vicenda

Veronica Robinson

Settembre 12, 2025

Le indagini sull’omicidio di Marco Mameli, un giovane di 22 anni, hanno preso una piega decisiva a Bari Sardo, dove è avvenuto il delitto il primo marzo 2025. Oggi, 7 marzo 2025, la polizia ha dato il via a un’operazione coordinata dalla Procura di Lanusei, finalizzata all’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di Giampaolo Migali, un 27enne di Girasole. L’indagato è accusato di essere il presunto autore dell’omicidio, avvenuto durante una festa di carnevale nel paese ogliastrino. Secondo le ricostruzioni, Migali avrebbe colpito Mameli con tre coltellate, di cui una mortale.

Dettagli dell’omicidio

Marco Mameli, operaio di Ilbono, è stato accoltellato il primo marzo scorso durante una festa di carnevale a Bari Sardo. La lite che ha portato all’omicidio è avvenuta in un contesto festoso, ma si è trasformata in una tragedia. I soccorsi, giunti immediatamente, non sono riusciti a salvare il giovane, che è deceduto sul posto. Dopo l’omicidio, l’autore si è dato alla fuga, rendendo la sua cattura una priorità per le forze dell’ordine. L’autopsia, effettuata il 6 marzo, ha confermato che la coltellata che ha causato la morte di Mameli ha colpito il cuore, come rivelato dai medici legali Michela Laurenzo e Danilo Fois, su incarico della Procura di Lanusei.

Funerali e lutto cittadino

Il 7 marzo 2025, i funerali di Marco Mameli si sono svolti nella chiesa di San Giovanni Battista a Ilbono, in un’atmosfera di profonda commozione. Il sindaco Giampietro Murru ha proclamato il lutto cittadino in segno di rispetto per la giovane vita spezzata. Durante l’omelia, il vescovo Antonello Mura ha esortato il colpevole a farsi avanti e ha invitato chiunque avesse informazioni a non rimanere in silenzio. Le parole del vescovo hanno risuonato forti, sottolineando la gravità della situazione e il dolore che ha colpito la comunità.

Le indagini e la cattura del sospetto

Le indagini, condotte dalla Squadra mobile della Questura di Nuoro, hanno visto il supporto del Commissariato di Tortolì, della polizia scientifica di Cagliari, del Ris dei carabinieri e del personale della Guardia di finanza di Arbatax. Gli investigatori hanno lavorato instancabilmente per sei mesi, raccogliendo prove e testimonianze. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno fornito elementi cruciali per ricostruire la dinamica dell’omicidio. I rilievi tecnici effettuati sul luogo del delitto e i reperti collegati all’omicidio hanno contribuito a formare un quadro complesso.

L’operazione di oggi rappresenta una svolta significativa nelle indagini, dopo mesi di appelli da parte della famiglia di Mameli, che ha chiesto giustizia e ha invitato i testimoni a rompere il silenzio. Con la misura cautelare nei confronti di Giampaolo Migali, le forze dell’ordine sperano di fare chiarezza su questo tragico evento che ha scosso la comunità di Bari Sardo e oltre.

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