La situazione in Afghanistan continua a deteriorarsi, colpita da una crisi umanitaria che ha avuto un impatto devastante sulla popolazione, in particolare sui più giovani. Il Dr. Tajudeen Oyewale, Rappresentante dell’UNICEF in Afghanistan, ha lanciato un appello urgente per un intervento immediato, sottolineando l’importanza di affrontare questa emergenza con determinazione.
Il 31 agosto 2025, un potente terremoto ha colpito le province di Kunar e Nangarhar, provocando una serie di scosse di assestamento che hanno aggravato ulteriormente la situazione. Le conseguenze sono state devastanti: oltre 2.164 persone hanno perso la vita, con un bilancio di almeno 1.172 bambini deceduti, rappresentando più della metà delle vittime totali. Inoltre, 45 bambini sono stati separati dalle loro famiglie e 271 sono rimasti orfani. Le immagini di distruzione e sofferenza sono strazianti, con migliaia di case distrutte o gravemente danneggiate.
Le conseguenze del terremoto
L’impatto del terremoto ha colpito oltre mezzo milione di persone, tra cui 263.000 bambini che ora si trovano ad affrontare rischi crescenti. Questi bambini, già segnati da anni di conflitti e difficoltà economiche, si trovano ora privati della loro infanzia e costretti a far fronte a una nuova emergenza. In Kunar e Nangarhar, le famiglie sono in lutto e molti bambini sono rimasti senza un riparo, esposti a traumi e vulnerabilità .
Le condizioni di vita nelle aree colpite sono estremamente precarie. I bambini affrontano minacce multiple, tra cui ferite non curate, accesso limitato a acqua potabile e servizi igienici, malnutrizione in aumento e interruzione della scolarizzazione. La mancanza di un adeguato supporto psicologico aggrava ulteriormente la situazione, lasciando i più giovani in uno stato di profondo disagio emotivo.
Il ruolo dell’UNICEF e le sfide dell’assistenza umanitaria
L’UNICEF ha avviato una missione di risposta nelle zone colpite, cercando di portare aiuto nonostante le difficoltà di accesso. Le aree montane sono difficili da raggiungere, con terreni scoscesi e infrastrutture fragili. Nonostante ciò, l’agenzia sta lavorando instancabilmente per fornire assistenza sanitaria di emergenza, servizi di assistenza materna e neonatale, e cure per i bambini colpiti da malnutrizione acuta.
L’UNICEF ha anche dato priorità all’impiego di operatrici umanitarie donne, per garantire che donne e ragazze possano accedere ai servizi in modo sicuro. La crisi ha esacerbato le disuguaglianze di genere, con le ragazze che affrontano rischi specifici, come l’abbandono scolastico e il rischio di matrimoni precoci.
Un appello alla comunità internazionale
Con l’avvicinarsi dell’inverno, la situazione si fa sempre più critica. L’UNICEF ha lanciato un appello per raccogliere 22 milioni di dollari, con l’obiettivo di aiutare 400.000 persone, tra cui oltre 212.000 bambini, nei prossimi sei mesi. Senza un intervento immediato, molti bambini rischiano di affrontare condizioni di freddo estremo, privi di riparo, cibo e assistenza medica.
Il Dr. Oyewale ha esortato la comunità internazionale a sostenere i bambini afghani in questo momento cruciale, sottolineando che non devono affrontare questa crisi da soli. La risposta collettiva è fondamentale per salvare vite umane e garantire un futuro migliore per i più vulnerabili.