Firenze si afferma come la capitale mondiale della terapia del dolore, ospitando il congresso internazionale “Pain Medicine, a long journey”. L’evento, co-organizzato dalla Fondazione Menarini e dalla Fondazione Paolo Procacci, si svolge nel capoluogo toscano oggi e domani, 16 e 17 gennaio 2025, e vede la partecipazione di esperti di fama internazionale pronti a presentare le ultime novità nel settore.
Un’importante occasione di aggiornamento scientifico
Il congresso non solo rappresenta un’importante occasione di aggiornamento scientifico, ma celebra anche il 50° anniversario del primo congresso della International Association for the Study of Pain (IASP), tenutosi a Firenze nel 1975. Questo incontro storico ha segnato l’inizio di un percorso fondamentale nella ricerca e nella pratica clinica riguardante la medicina del dolore.
La lotta contro il dolore
La lotta contro il dolore è considerata una delle sfide più significative per l’umanità . Attualmente, la ricerca in questo campo sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Le innovazioni spaziano da soluzioni farmacologiche all’avanguardia a tecnologie digitali e bio-ingegneristiche. Durante il congresso, i partecipanti potranno approfondire le ultime scoperte nel trattamento del dolore, affrontando una vasta gamma di condizioni, tra cui malattie neurologiche, reumatologiche e oncologiche, oltre a problematiche come emicrania e fibromialgia.
Il valore scientifico dell’evento
Il professor Stefano Del Prato, presidente della Fondazione Menarini, ha espresso il proprio orgoglio per l’organizzazione di questo evento, sottolineando il suo elevato valore scientifico e l’importanza storica della celebrazione dei 50 anni di attività congressuale della IASP. Del Prato ha anche evidenziato l’inizio delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della Fondazione, che sono partite nel 1976.
Il dolore come reazione psico-affettiva
Il professor Pierangelo Geppetti, presidente del Comitato Scientifico di “Pain Medicine” e professore emerito di Farmacologia clinica all’Università di Firenze, ha descritto il dolore come una reazione psico-affettiva essenziale per la protezione dell’organismo. Ha spiegato che, sebbene il dolore acuto possa sembrare un’esperienza negativa, esso rappresenta un segnale di allerta cruciale che ci protegge da potenziali danni. Tuttavia, le complicazioni sorgono quando il dolore diventa cronico e persistente, continuando anche dopo la guarigione.
Innovazioni nel campo della terapia del dolore
Il professor Giustino Varrassi, presidente del Comitato organizzatore di “Pain Medicine” e presidente della Fondazione Paolo Procacci, ha affermato che le conoscenze attuali nel campo della terapia del dolore sono immensamente superiori rispetto a quelle di 50 anni fa. Ha anticipato che nei prossimi anni ci saranno sempre più soluzioni terapeutiche innovative, grazie all’integrazione di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, la bioingegneria e i sensori indossabili.
Una piattaforma di confronto e aggiornamento
Il congresso promette di essere un’importante piattaforma di confronto e aggiornamento per i professionisti del settore, contribuendo a migliorare la qualità della vita di milioni di persone affette da dolore cronico.