Baby Gang rimane in carcere: “L’arma era per difendere la mia collana da 200mila euro”

Veronica Robinson

Settembre 13, 2025

Il trapper Zaccaria Mouhib, conosciuto con il nome d’arte ‘Baby Gang’, rimarrà in carcere. Questa è la decisione presa dal giudice per le indagini preliminari di Milano, dopo l’interrogatorio avvenuto il 15 settembre 2025. Il giovane artista, di 24 anni, è stato arrestato due giorni prima, il 13 settembre, in un hotel situato in via Vallazze a Milano, per **possesso** di **tre pistole**. Due di queste sono state rinvenute nella sua abitazione a **Calolziocorte**, in provincia di **Lecco**, mentre una pistola calibro 9 con matricola abrasa è stata trovata nella sua stanza d’hotel.

Durante l’interrogatorio, avvenuto nel carcere di San Vittore, il pm Maura Ripamonti ha richiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere per porto e detenzione illegali di armi comuni da sparo.

La giustificazione di Baby Gang: “Proteggevo la mia collana”

In merito alla presenza dell’arma, Baby Gang ha dichiarato alla giudice che l’arma era necessaria per proteggere una **collana** del valore di oltre **200mila euro**, che indossa abitualmente. Durante l’interrogatorio, ha spiegato: “Ero a Milano per un **concerto** e, per la mia **sicurezza**, ho lasciato l’arma in hotel. Quell’arma non è neanche vera, è una **scacciacani**, modificata. Non avevo la sicurezza e mi trovavo con una **ragazza**. Ho preferito avere un’arma piuttosto che temere di essere derubato”. Ha poi aggiunto che l’arma era custodita nel luogo dove teneva i suoi **oggetti di valore**, e che era preoccupato per la collana, poiché temeva che qualcuno potesse tentare di rubargliela.

L’artista ha anche specificato che l’arma era in suo possesso da tempo e che l’aveva nascosta in un **macchinario** di una **fabbrica**. “Era arrugginita. L’ho poi portata in hotel dopo il concerto. La mia stanza era al primo piano e si apriva con un **codice numerico**, ho scelto quell’hotel per avere maggiore **riservatezza**”, ha detto.

L’arresto è avvenuto dopo che Baby Gang ha partecipato a un concerto con Emis Killa. La **flagranza del reato**, ovvero la detenzione delle armi, ha consentito alle autorità di procedere all’arresto.

Le accuse e le indagini in corso

Il pm di Milano ha descritto Baby Gang come una persona **pericolosa**, che esprime attraverso le sue **canzoni** e le sue **esibizioni** un chiaro disprezzo verso le **autorità** e le **forze dell’ordine**. Inoltre, ha sottolineato che il trapper utilizza **armi vere**, anche da guerra, nei suoi **video musicali**, avvalendosi di una **rete criminale** specializzata nel **traffico di droga**. Si fa riferimento a una **famiglia macedone** coinvolta nell’inchiesta ‘madre’ della Procura di **Lecco**, che sta indagando sul rapper.

La Procura di Lecco, sotto la direzione del procuratore Ezio Domenico Basso, ha avviato **perquisizioni** nella residenza del trapper a Calolziocorte, eseguite dai **carabinieri** del comando provinciale di Lecco, per raccogliere ulteriori **prove** a sostegno delle ipotesi investigative.

I dettagli dell’arresto e delle prove trovate

Durante la **perquisizione** dell’hotel, avvenuta poco prima delle 4 del mattino, Baby Gang è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica priva di marca e con matricola abrasa, occultata all’interno del **mobile-cucina** della stanza 101. Inoltre, un **caricatore** contenente 9 **cartucce** calibro 380 auto è stato scoperto all’interno di un **porta tovaglioli**. Gli agenti hanno anche rinvenuto 4.900 euro in contanti, in banconote da 50 euro, oltre a qualche grammo di **hashish** e uno **spinello** per uso personale.

La **droga** è stata sequestrata e il trapper è stato segnalato alla **Prefettura**. La Procura ha deciso di richiedere una **misura detentiva** più severa, considerando anche le ripetute **violazioni** del regime di **sorveglianza speciale**, registrate nel fascicolo del giovane artista. Baby Gang era attualmente libero, in attesa dell’affidamento in prova per scontare una **condanna definitiva** a 2 anni e 9 mesi, relativa a una **sparatoria** avvenuta nel luglio 2022 in **Corso Como** a Milano.

Nonostante avesse ricevuto numerose **deroghe** per esibirsi in concerti in Italia e in Europa, la Procura generale di Milano aveva già richiesto un **aggravamento** della misura, che era stata respinta dal tribunale. Tuttavia, il giudice aveva esortato il trapper a rispettare rigorosamente le **condizioni** imposte, avvertendolo che in caso contrario avrebbe potuto perdere i **benefici** concessi. Attualmente, in carcere si trova anche il suo amico e membro della “crew” Simba La Rue, per scontare un cumulo di pene derivanti da due **condanne definitive**.

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