Nelle ultime settimane, la situazione a Gaza City è diventata sempre più drammatica a seguito delle operazioni militari condotte dall’esercito israeliano. Secondo un’analisi della CNN, oltre 1.800 edifici sono stati distrutti o gravemente danneggiati nel corso di questi attacchi, che seguono l’annuncio di Israele di voler conquistare la città. L’intensificazione delle operazioni ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale riguardo alle conseguenze umanitarie di tali azioni.
Richieste internazionali per la cessazione delle operazioni militari
Le capitali europee di Berlino, Parigi e Londra hanno espresso la loro forte opposizione alle operazioni militari israeliane. In una dichiarazione congiunta, i ministeri degli Esteri dei tre Paesi hanno chiesto “l’immediata cessazione delle operazioni militari a Gaza City”. Questa richiesta è stata motivata dal crescente numero di sfollamenti tra i civili, dalle vittime e dalla distruzione di infrastrutture essenziali. Le autorità europee hanno esortato Israele a considerare le implicazioni umanitarie delle sue azioni.
Incontro tra Trump e il premier del Qatar
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente incontrato il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, per discutere della situazione a Gaza. Questo incontro si è svolto in un contesto di crescente tensione, dopo che Israele ha intensificato i suoi attacchi contro Hamas, considerato un alleato strategico dagli Stati Uniti. La Casa Bianca ha confermato che Trump e il suo inviato speciale, Steve Witkoff, hanno condiviso una cena con il premier qatariota, sottolineando l’importanza del dialogo in questo momento critico.
Attacco aereo di Israele dal Mar Rosso
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Israele ha effettuato un attacco aereo utilizzando caccia che hanno sorvolato il Mar Rosso. Questo attacco, avvenuto martedì, ha mirato alla leadership di Hamas a Doha, in Qatar. La strategia adottata ha permesso a Israele di colpire da una distanza di circa 1.500 chilometri, evitando di utilizzare lo spazio aereo di altri Paesi arabi. L’operazione ha coinvolto otto caccia F-15 e quattro F-35, e ha suscitato preoccupazioni tra i funzionari statunitensi riguardo alla possibilità di una risposta internazionale.
Emergenza umanitaria a Gaza
L’ONU ha lanciato un allarme riguardo alla grave crisi umanitaria che affligge i palestinesi a Gaza. Secondo il portavoce dell’ONU, oltre 10.000 bambini nella città di Gaza sono stati diagnosticati con malnutrizione acuta negli ultimi due mesi. L’UNICEF ha avvertito che senza un intervento immediato, i rischi per la vita dei bambini attualmente in cura per malnutrizione grave potrebbero aumentare drasticamente.
Possibile accordo di scambio prigionieri tra Iran e Francia
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato che l’Iran e la Francia sono in procinto di raggiungere un accordo per uno scambio di prigionieri. Questo accordo includerebbe il rilascio di una traduttrice iraniana arrestata in Francia per le sue dichiarazioni sui social media riguardo al conflitto a Gaza. Araghchi ha espresso l’auspicio che lo scambio possa avvenire “nei prossimi giorni”, evidenziando l’importanza delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi.
Negoziati di sicurezza tra Siria e Israele
Il presidente siriano ad interim, Ahmad al-Sharaa, ha annunciato che la Siria sta conducendo negoziati con Israele per stabilire un accordo di sicurezza. Questi colloqui sono emersi in un contesto di cambiamenti politici significativi in Siria, in particolare dopo il rovesciamento di Bashar al-Assad. Al-Sharaa ha affermato che Israele ha schierato truppe nella zona cuscinetto delle alture del Golan, e che attualmente si sta discutendo un accordo per riportare la situazione alla normalità.
Il rifiuto del Mossad di un’operazione a Doha
Secondo il Washington Post, il Mossad ha rifiutato di portare avanti un piano per assassinare i leader di Hamas a Doha. Fonti israeliane hanno rivelato che il direttore del Mossad, David Barnea, ha ritenuto che un’operazione del genere avrebbe potuto compromettere le relazioni tra Israele e il Qatar. Questa decisione ha influenzato le modalità di attacco e potrebbe averne ridotto le possibilità di successo.
Bombardamenti israeliani nel nord di Gaza
Le forze israeliane hanno intensificato i bombardamenti nel nord della città di Gaza, con l’obiettivo di colpire le posizioni di Hamas. I raid aerei continuano a causare ingenti danni e un numero crescente di vittime tra la popolazione civile.
Appoggio dell’Assemblea Generale ONU per la creazione dello Stato di Palestina
Il 12 settembre 2025, l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la Dichiarazione di New York, che sostiene la creazione di uno Stato palestinese, escludendo però Hamas. Con 142 voti favorevoli, la dichiarazione condanna gli attacchi di Hamas contro i civili e chiede il disarmo del gruppo. L’Italia ha votato a favore, insieme ad altri Paesi dell’Unione Europea, mentre Stati Uniti, Israele e Ungheria si sono opposti alla risoluzione.
Espulsione della reporter Francesca Del Vecchio dalla Flotilla
La reporter del quotidiano La Stampa, Francesca Del Vecchio, ha raccontato di essere stata espulsa dalla Global Sumud Flotilla mentre si preparava a raccontare la missione verso Gaza. Del Vecchio ha sottolineato l’importanza del giornalismo e della libertà di informazione, evidenziando come la sua espulsione rappresenti una perdita per il diritto di cronaca.