Istat: il tasso di occupazione al Sud supera per la prima volta il 50%

Rosita Ponti

Settembre 13, 2025

Nel secondo trimestre del 2025, l’occupazione in Italia ha mostrato segni di stabilità rispetto al trimestre precedente, con un incremento di 226mila unità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), la crescita si è concentrata principalmente nel Mezzogiorno, dove si sono registrati 96mila nuovi posti di lavoro. Questo ha portato il tasso di occupazione nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni a superare per la prima volta il 50%, raggiungendo il 50,1%. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato positivamente questo traguardo, affermando: “Siamo sulla strada giusta”.

L’invecchiamento della forza lavoro

I dati forniti dall’Istat rivelano anche un cambiamento significativo nella composizione della forza lavoro italiana. L’età media degli occupati continua a salire, in parte a causa dell’invecchiamento della popolazione e delle restrizioni sul pensionamento anticipato. Gli occupati over 50 hanno superato per la prima volta i 10 milioni, con un incremento di 96mila rispetto al primo trimestre e di 422mila rispetto al secondo trimestre del 2024. Questo gruppo rappresenta quasi il 42% degli occupati totali, che ammontano a 24 milioni 169mila, un dato record dal 2004 e un milione in più rispetto al 2019.

Calo dell’occupazione tra i giovani

Contrariamente a questa crescita, l’occupazione tra gli under 35 ha subito un calo. Questo segmento della popolazione, influenzato dal decremento demografico e dall’allungamento degli anni di formazione, conta poco più della metà degli over 50, con 5 milioni 333mila occupati. Rispetto all’anno precedente, si registra una diminuzione di circa 61mila unità e un calo di 2,4 milioni dall’inizio delle serie storiche. Il tasso di occupazione per questa fascia d’età è diminuito dal 52,4% al 44,3% negli ultimi 21 anni. Al contrario, per la fascia di età tra i 50 e i 64 anni, il tasso di occupazione è salito dal 42,4% al 66,4%, grazie a politiche che hanno incentivato la partecipazione al mercato del lavoro.

Settori e aree in crescita

Analizzando i settori, l’industria ha mostrato risultati positivi, con 4,8 milioni di occupati, tornando ai livelli del 2008. Per quanto riguarda le aree geografiche, il Mezzogiorno ha registrato la crescita più significativa, con 96mila nuovi posti di lavoro rispetto all’anno precedente, rispetto ai 89mila del Nord e ai 43mila del Centro. La premier Meloni ha sottolineato l’importanza di investire nelle potenzialità del Sud, affermando che è fondamentale superare l’idea di un Mezzogiorno condannato a rimanere indietro. Ha ribadito l’impegno del governo nel promuovere l’occupazione e le infrastrutture nella regione.

La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha definito i risultati ottenuti nel Mezzogiorno come importanti, sottolineando l’intenzione di continuare a sostenere l’occupazione, in particolare per i giovani e le donne. Ha evidenziato che le politiche attuate stanno funzionando e che è necessario continuare a investire nella formazione e nelle nuove competenze.

Nel secondo trimestre del 2025, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 6,3%, con 1 milione 623mila disoccupati, in calo di 82mila unità rispetto all’anno precedente. Il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è sceso a 12 milioni 294mila, con un tasso di inattività del 33%, in diminuzione rispetto al trimestre precedente e al secondo trimestre del 2024. Le donne al lavoro sono 10 milioni 265mila, con un tasso di occupazione del 53,7%, mentre il tasso per gli uomini è del 71,5%. Il tasso di occupazione complessivo si attesta al 62,6%, con un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

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