La devastazione a Gaza City: 18mila edifici distrutti e fuga della popolazione

Rosita Ponti

Settembre 13, 2025

Il conflitto tra Israele e Hamas continua a generare tensioni e preoccupazioni a livello internazionale. Il 13 settembre 2025, la CNN ha reso pubbliche delle immagini satellitari che mostrano il territorio prima e dopo l’offensiva militare israeliana, avvenuta un mese fa. Secondo le informazioni fornite dalle forze armate israeliane, il numero degli sfollati ha raggiunto la cifra di 250.000 persone, costrette a fuggire dalle loro abitazioni a causa dei bombardamenti e delle operazioni di terra.

Le immagini satellitari e la situazione attuale

Le nuove immagini satellitari rivelano l’impatto devastante che l’offensiva ha avuto sulle infrastrutture e sulle abitazioni nella regione. Le fotografie mostrano aree una volta popolate, ora ridotte in macerie. La CNN ha evidenziato come questi scatti evidenzino non solo la distruzione fisica, ma anche le conseguenze umanitarie di un conflitto che si protrae da anni. La situazione è particolarmente critica nelle aree urbane, dove gli edifici residenziali sono stati colpiti e le strade sono diventate impraticabili.

Le autorità israeliane hanno giustificato l’operazione militare come una risposta necessaria agli attacchi di Hamas, ma il numero crescente di sfollati ha sollevato interrogativi sulla strategia adottata. Gli organismi internazionali, tra cui le Nazioni Unite, stanno monitorando attentamente la situazione, esprimendo preoccupazione per le condizioni di vita di chi è costretto a lasciare le proprie case. Le organizzazioni umanitarie stanno cercando di fornire assistenza, ma l’accesso alle zone colpite rimane limitato a causa della continua instabilità.

Le conseguenze umanitarie del conflitto

La crisi umanitaria si sta aggravando, con migliaia di persone che vivono in condizioni precarie. Molti sfollati si trovano in rifugi temporanei, privi di beni di prima necessità e con accesso limitato a cibo e acqua potabile. Le ONG stanno segnalando un aumento delle necessità mediche, con molte persone che necessitano di assistenza a causa di ferite e malattie. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di sicurezza, che rende difficile l’intervento di aiuti esterni.

Le testimonianze degli sfollati descrivono una vita segnata dalla paura e dall’incertezza. Le famiglie sono costrette a vivere in spazi ristretti, lontane dalla loro comunità e dalle loro attività quotidiane. Gli esperti avvertono che, se non verranno adottate misure urgenti, le conseguenze del conflitto potrebbero avere ripercussioni a lungo termine sulla stabilità della regione.

La comunità internazionale è chiamata a intervenire per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano coloro che ne hanno più bisogno. Le immagini satellitari pubblicate dalla CNN offrono un chiaro richiamo alla realtà drammatica di un conflitto che continua a mietere vittime e a distruggere vite.

×