La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha preso la parola durante la festa nazionale dell’Unione di Centro, tenutasi a Roma il 30 settembre 2025. Nel suo intervento, Meloni ha ripreso un tema già discusso in precedenza: il pericolo del linguaggio d’odio e il clima di violenza che si sta diffondendo, in particolare negli Stati Uniti, con risvolti anche in Italia. Questo discorso è stato innescato dall’omicidio dell’attivista di destra Charlie Kirk, avvenuto durante un comizio nello Utah, un evento che ha suscitato forti reazioni e polemiche anche sui social media, dove sono circolate immagini dell’uomo.
Poche ore prima del suo intervento, la premier aveva già espresso la sua posizione con un post sui social, affermando: “Non ci facciamo intimidire”. Durante la festa, ha ribadito l’importanza di una politica che si distacchi dall’odio e dalla violenza, sottolineando come la politica debba essere autorevole, credibile e dedicata al bene della nazione e della sua gente. Meloni ha dichiarato: “Vogliamo dimostrare che la politica può essere fatta con amore, per quello in cui si crede”. Ha poi messo in luce il fatto che, in un periodo in cui l’odio e la violenza politica stanno tornando a essere una realtà preoccupante, è essenziale affrontare queste problematiche con fermezza.
La presidente ha continuato il suo discorso, evidenziando come la sua comunità politica sia stata accusata di fomentare odio e violenza, mentre chi minimizza l’omicidio di Kirk non sembra rendersi conto della gravità della situazione. Ha citato l’opinione di Giorgio Odifreddi, il quale ha paragonato l’omicidio di Martin Luther King a quello di Kirk, affermando che non sono la stessa cosa. Meloni ha chiesto alla sinistra italiana di rispondere a questa continua minimizzazione e giustificazione, affermando che tali teorie sono incompatibili con una visione democratica.
Italia solida
Nel corso del suo intervento, Meloni ha toccato anche il tema della solidità dei conti pubblici e del ruolo internazionale dell’Italia. Ha sottolineato come, contrariamente alle previsioni pessimistiche di alcuni, l’Italia non sia andata in default sotto il governo del centrodestra. “La verità è che la sinistra non azzecca una previsione da decenni”, ha dichiarato, evidenziando il ruolo di stabilità che il governo attuale ha assunto in Europa.
La presidente ha messo in risalto i risultati ottenuti, tra cui la diminuzione delle tasse, nonostante l’eredità pesante lasciata dai precedenti governi. Ha annunciato che nella prossima legge di bilancio ci si concentrerà sul sostegno al ceto medio, ribadendo l’impegno dell’esecutivo a mantenere una linea di stabilità economica. Meloni ha anche accennato a importanti riforme in corso, come quella della giustizia, la separazione delle carriere e la riforma del Consiglio superiore della magistratura, con l’obiettivo di spezzare il sistema correntizio che ha caratterizzato la giustizia italiana.